“Cara Unione,

scrivo per raccontare la mia odissea per ottenere il green pass, che ad oggi sembra ancora un miraggio.

Il 27 maggio scorso ricevo una prima dose del vaccino Moderna all’hub vaccinale di Assemini, seconda dose prevista per l’8 luglio successivo. Nel frattempo scopro di essere incinta, mi presento per la seconda dose che però non mi fanno poiché allora non erano ancora chiare le direttivi su vaccini ed effetti sulle gestanti.

Ad agosto l’Aifa si pronuncia a favore del vaccino per le gravide e vengo così contattata dall’ospedale Santissima Trinità per una prima dose di vaccino Pfizer, che ricevo in data 1 settembre. Mi fissano una seconda dose (che per me sarebbe una terza) in data 22 settembre.

Io nel frattempo mi informo al Ministero della Salute, e dal reparto dell’ospedale che mi ha in cura mi fanno sapere che assolutamente non è prevista alcuna terza dose per me, la mia viene considerata una vaccinazione eterologa quindi considerano il mio ciclo vaccinale concluso.

Ad oggi, ad un mese quasi dalla seconda dose, io non ho però ricevuto alcuna certificazione.

Ogni volta che vado o chiamo in ospedale mi dicono che risolveranno, ma ad ogi nulla.

Sono esasperata perché per qualsiasi cosa devo fare un tampone e spendere dei soldi di tasca mia: ma è possibile tutto ciò?

Grazie per l’attenzione”.

L.S.

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