Al di là della classifica, del sogno mancato della salvezza o dell’incredibile caduta in serie B: il Cagliari, il suo “marchio” e il fascino che la squadra si porta appresso dal lontano 1920, oltre un secolo fa, sono sotto attenta osservazione da alcuni mesi da parte di una importante compagnia finanziaria internazionale, con diverse sedi nel mondo, alcune in Europa.

La holding che avrebbe intenzione di presentare nei prossimi giorni un’offerta per l’acquisizione del 100 per 100 delle azioni della Cagliari Calcio – detenute nella loro totalità dalla Fluorsid – è pronta a trattare con il presidente Tommaso Giulini. Nonostante la fresca retrocessione nel secondo campionato italiano e un ambiente ancora sotto shock.

Secondo le poche informazioni che filtrano da Milano, sede dello studio legale internazionale che curerebbe l’operazione per conto della holding, l’offerta sarà fatta dopo una accurata analisi della società rossoblù. Un club che ha attratto gli investitori per la grande passione che ruota attorno al nome Cagliari, per la sua unicità e perché espressione di una città capoluogo di una delle isole più affascinanti del mondo sotto il profilo turistico. Uno “sbarco” in Sardegna che, secondo i piani della compagnia, potrebbe avvenire proprio dalla porta principale, la squadra di calcio, attorno alla quale sarebbero stati già elaborati dei progetti di investimento per una crescita sotto il profilo sportivo, ma non solo. Allo scopo, ci sarebbe stato perfino un informale colloquio con uno dei top manager del calcio italiano, impegnatissimo nella conduzione e nella programmazione del suo club, per sondare un suo eventuale coinvolgimento nel progetto Cagliari. Ipotesi che con la serie B potrebbe però temporaneamente tramontare.

Priorità e cifre

La holding che potrebbe cercare di acquisire la proprietà del Cagliari è ovviamente a conoscenza della questione stadio, dell’ambizioso progetto e delle complicazioni che sono sorte nel corso del percorso. A questo proposito, dai vertici della compagnia sarebbero arrivate anche assicurazioni sull’impegno in grande stile per la realizzazione della grande opera al centro del quartiere di Sant’Elia. La cifra che verrebbe proposta al presidente Giulini è ovviamente top secret. Nei giorni scorsi, proprio L’Unione Sarda ha pubblicato un’analisi – fonte il sito Transfermarkt – del valore della rosa attuale, calcolato in 128 milioni e mezzo di euro, una cifra che potrebbe variare nelle prossime settimane proprio in base ai movimenti del calciomercato.

Le forze in campo

Il presidente rossoblù, che aveva rilevato il Cagliari da Massimo Cellino nella tarda primavera del 2014, non ha mai escluso di poter passare la mano, ma nello stesso tempo non ha mai ufficialmente messo in vendita il club controllato dal suo gruppo. Nelle scorse ore, nel corso di un ruvido confronto in diretta con il telecronista di Sky Fabio Caressa, Giulini non ha voluto precisare se intenda o meno passare la mano.

La capofila Fluorsid Group, che oltre il Cagliari controlla ovviamente Fluorsid al 100 per cento – una delle società leader nel mondo nella lavorazione del fluoro – ha importanti partecipazioni nella società Simplis Logistic (Bahrein) e ha diversi stabilimenti e società in Italia, nel resto d’Europa e in Inghilterra. Mentre il “gigante” finanziario che si appresterebbe a fare un’offerta di acquisto a Giulini ha interessi in tutto il mondo nel settore bancario commerciale e in altre attività legate al turismo, all’immobiliare, il commercio e anche allo sport, perché già controllante di un importante club calcistico in Europa (ha partecipato alla Champions League), ceduto da due anni a un altro gruppo di investitori.

Non resta che attendere un eventuale sviluppo della situazione: da Milano filtra solo un’indiscrezione, e cioè che l’offerta potrebbe essere presentata in questi giorni. I tempi, nel calcio, sono scanditi dai calendari. E la prossima stagione comincerà nella prima metà di agosto. (red. spo.)

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