Sabbia e acqua salata, occhi a rischio
Tanti incidenti in estate si verificano in spiaggia, i consigli degli esperti per proteggerci da irritazioni e infezioniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La sabbia, il vento, l’acqua del mare, gli sport acquatici, le creme solari, sono tutti elementi che potenzialmente mettono a rischio la salute dei nostri occhi. Bisogna proteggersi, più della metà degli incidenti agli occhi in estate si verifica in spiaggia.
Ecco i consigli utili diffusi dai medici di Clinica Baviera, centro europeo di oftalmologia, con una rete di cliniche in Italia (10 centri in otto città), in Spagna, Germania e Austria.
L’esposizione prolungata al sole senza una protezione adeguata può causare fotocongiuntivite, e il contatto ripetuto con sale o sabbia può provocare irritazioni, infezioni o addirittura microlesioni alla cornea.
Uno degli incidenti più comuni è l’ingresso di particelle estranee negli occhi, la sabbia può provocare fastidi e bruciori, e l’acqua del mare, che contiene sale e microrganismi, può causare irritazioni.
In questi casi, la prima cosa da fare è mantenere la calma e non strofinarsi gli occhi, perché questo potrebbe peggiorare la situazione. L’ideale è sciacquare l’occhio con acqua pulita (preferibilmente in bottiglia o da un rubinetto se c’è la disponibilità) e lasciare che le lacrime facciano il loro naturale lavoro di pulizia. Se il fastidio persiste, è consigliabile andare da un medico.
Non strofinarsi gli occhi.
È fondamentale resistere alla tentazione di strofinare gli occhi per prevenire infezioni e lesioni oculari. È meglio invece sbattere le palpebre delicatamente per stimolare la lacrimazione naturale e permettere all’occhio di espellere il corpo estraneo.
Lavarsi le mani prima di toccarsi gli occhi.
Prima di toccarsi l’occhio per rimuovere una particella o applicare una soluzione salina è fondamentale avere le mani pulite. Le mani raccolgono batteri, residui di crema solare, sabbia, sudore e altri agenti contaminanti che, a contatto con gli occhi, possono causare infezioni. Se si è in spiaggia e non si ha la possibilità di usare acqua e sapone, si può usare gel idroalcolico (aspettando che evapori completamente prima di toccarsi gli occhi) o ricorrere a salviette igienizzanti.
Usare acqua pulita per lavare gli occhi.
Il metodo più immediato per rimuovere corpi estranei dagli occhi è sciacquarli abbondantemente con acqua potabile. L’ideale è inclinare la testa da un lato e versare l’acqua dall’angolo interno dell’occhio verso l’esterno, per evitare che la particella estranea si sposti all’altro occhio.
Sbattere frequentemente le palpebre.
L’occhio umano ha un sistema di difesa molto efficiente: le lacrime. Se qualcosa entra nell’occhio, il corpo produce automaticamente più lacrime per cercare di espellere il corpo estraneo. Lasciare che questo processo naturale avvenga senza interferenze spesso basta per risolvere il problema. È utile comunque sbattere spesso le palpebre per stimolare la produzione di lacrime, ma con delicatezza: non bisogna forzare, né aprire troppo l’occhio né tenerlo chiuso energicamente, poiché potrebbe peggiorare il fastidio.
Non utilizzare colliri senza prescrizione medica.
Alcune persone usano colliri senza conoscere bene la loro composizione: esistano gocce lubrificanti sicure, ma altre possono contenere medicinali o conservanti che potrebbero peggiorare un’irritazione. Prima di applicare qualsiasi prodotto, è bene consultare un medico. In caso di dubbio, si possono usare solo soluzione fisiologica o lacrime artificiali per lubrificare e lavare gli occhi.
Usare occhiali da sole e occhialini da nuoto come precauzione.
Uno dei metodi più efficaci per prevenire l’ingresso di sabbia o acqua salata negli occhi è indossare occhiali da sole avvolgenti o occhialini da nuoto, a seconda dell’attività. Gli occhiali da sole non solo proteggono dai raggi UV, agiscono anche come barriera fisica contro vento, polvere e sabbia, che possono causare microlesioni e irritazioni oculari. Gli occhialini da nuoto evitano il contatto diretto con l’acqua salata, che può seccare gli occhi e causare bruciore.
Evitare di applicare la crema solare troppo vicino agli occhi, perché può colare con il sudore o l’acqua e finire negli occhi, causando un forte bruciore. È consigliabile applicare il prodotto intorno agli occhi, ma non troppo vicino alle palpebre. Meglio scegliere formule resistenti all’acqua e specifiche per il viso o per zone sensibili. Alcuni marchi offrono protezioni in stick o gel, più sicure per le aree vicine agli occhi.
Portare sempre un piccolo kit di pronto soccorso da spiaggia. Non deve essere grande o costoso: basta includere soluzione fisiologica monodose, garze sterili, lacrime artificiali senza conservanti, una salvietta pulita. È utile anche uno specchietto per ispezionare l’occhio con attenzione. È importante includere anche una piccola bottiglia d’acqua per lavarsi le mani.
Se, dopo il contatto con una particella, l’occhio si gonfia, un impacco freddo sulla zona può essere lenitivo. Inumidire una garza pulita o un asciugamano con acqua fredda (non ghiacciata) e appoggiarla delicatamente sull’occhio chiuso aiuta a ridurre l’infiammazione e il bruciore. Non bisogna premere né cercare di aprire l’occhio mentre si applica l’impacco. Assicurarsi che il panno sia pulito per evitare infezioni. Mai usare ghiaccio direttamente sull’occhio, perché potrebbe causare ustioni o danni ai delicati vasi sanguigni della zona oculare. L’obiettivo è rinfrescare, non congelare.
Se, dopo aver lavato l’occhio, il dolore, la visione offuscata o la sensazione di corpo estraneo persistono, è fondamentale consultare un medico specialista. Potrebbe trattarsi di un’abrasione corneale o di un’infezione in fase iniziale. Non bisogna ignorare i sintomi, soprattutto se c’è arrossamento o secrezione: prima si interviene, migliore sarà il recupero senza altre conseguenze.