Caro, carissimo inverno. L’arrivo della stagione fredda peserà sulle tasche dei sardi ben più che lo scorso anno grazie agli aumenti di petrolio e gas, fondamentali per mantenere calde le nostre abitazioni. Senza contare i rincari sulle bollette e i conseguenti consumi per tenere accesi condizionatori e stufe elettriche. E se l’Isola (per ora) può consolarsi con temperature più miti rispetto al resto d’Italia, fra qualche settimana dovrà comunque fare i conti (salati) con la “stangata riscaldamento”.

Consumatori virtuosi

Secondo uno studio di Selectra, il servizio gratuito che confronta e attiva le offerte di luce, gas e internet per aziende e privati, il consumo invernale del gas per chi ha il riscaldamento autonomo rappresenta l’85% circa del consumo annuo. Un dato che per una famiglia tipo può pesare fino a 645 euro in più rispetto all’inverno dell’anno scorso. 

Proprio per aiutare i consumatori a contenere le spese e allo stesso tempo ridurre il proprio impatto sull’ambiente, il portale di comparazione on line ha rispolverato qualche vecchio consiglio per tagliare i consumi e ottimizzare l’uso degli impianti di riscaldamento, qualsiasi essi siano.

Il primo riguarda l’uso delle valvole termostatiche abbinate ai termosifoni. Da qualche anno nei condomini dovrebbero essere obbligatorie, contribuendo a gestire il flusso dell’acqua calda nei termosifoni e consentendo di non superare la temperatura impostata per il riscaldamento degli ambienti. “Questi dispositivi –  spiegano i responsabili del report - che si applicano alla valvola del termosifone, intervengono sul flusso del singolo radiatore e quando la stanza raggiunge la temperatura desiderata, indirizzano il calore prodotto verso gli altri caloriferi. Un buon accorgimento è di posizionare la valvola al massimo nel periodo tra aprile e ottobre, quando le caldaie centrali sono spente, in quanto aiuta ad evitare problemi di pressione alla loro riattivazione”.

Occhio al termometro 

L’altro grande segreto per tagliare le bollette è quello di impostare la temperatura al minimo nelle stanze che non si frequentano per gran parte del giorno. “In cucina con forno e fornelli accesi l’ambiente si riscalda comunque di 2-3 gradi: in tal caso i termosifoni possono essere impostati su una temperatura più bassa. In generale, la temperatura suggerita nel soggiorno si aggira intorno ai 20°C, mentre nelle camere da letto può essere anche inferiore di 1-2 gradi”. Per ogni grado in meno, ricorda Selectra, si risparmia dal 5 al 10% sui consumi di combustibile.

Inoltre, nel caso di assenze prolungate è sempre preferibile non spegnere l’impianto, ma tenerlo al minimo, non oltre i 15 gradi. “Riscaldare la casa al rientro dopo aver spento completamente l’impianto termico richiederebbe infatti una quantità di energia significativa, portando ad un maggiore consumo di energia”.

Manutenzione e orari

Un altro capitolo fondamentale per un utilizzo responsabile degli impianti di riscaldamento è la loro manutenzione. “L’aria che si accumula nei termosifoni può ridurre notevolmente la loro efficacia, poiché ostacola la circolazione dell'acqua causando una riduzione della potenza termica e di conseguenza un maggiore consumo di energia. Per questo è fondamentale sfiatare periodicamente i termosifoni, in particolare in autunno, prima di azionare la caldaia e attivare i termosifoni”.

Occhio anche agli orari di accensione: lasciare acceso l’impianto sia di giorno che di notte non ha infatti senso. “In un’abitazione efficiente, infatti, il calore accumulato dalle strutture quando l’impianto è in funzione garantisce un sufficiente grado di comfort anche nel periodo di spegnimento”.

Infine, restano invariati i vecchi, ma sempre validi suggerimenti dei nonni. Come quello di non coprire i termosifoni con tessuti o soprammobili. “Non si farebbe altro che abbassare la loro efficienza, ostacolando l’emissione del calore, provocando alterazioni nella misura del calore da parte del contabilizzatore e incidendo sull’aumento dei consumi energetici. Per questo è fondamentale che i radiatori siano liberi da oggetti come copritermosifoni, mobiletti a incasso o tende, così che l’aria possa circolare liberamente”.  

© Riproduzione riservata