Polizze catastrofali, è rivoluzione: scatta l’obbligo per le imprese. Ed è già allarme speculazione
Dal 1 ottobre il vincolo è solo per le aziende di medie dimensioni, dal 2026 sarà per quelle piccole. E qualcuno parla già di speculazioniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Passo in avanti per la sicurezza o ennesima speculazione ai danni dei cittadini? Lo scopriranno solo col tempo le circa 25.000 medie imprese obbligate dal primo ottobre a sottoscrivere una polizza catastrofale.
Un esborso che non fa certo piacere agli imprenditori sul quale però il Governo ha insistito da tempo. A fare un punto sui costi ci ha pensato, in collaborazione con Italfinance e Finital, Facile.it.
I costi delle assicurazioni
«L’analisi ha evidenziato come i premi annuali siano tutt’altro che proibitivi, soprattutto se paragonati ai benefici», dicono gli esperti. Per calcolare i costi, Facile.it ha elaborato alcune simulazioni prendendo in esame 3 diverse attività commerciali (un’azienda metalmeccanica, un’azienda alimentare ed un mobilificio) in 3 città campione: Milano, Roma e Palermo.
«Per l’attività metalmeccanica è stato considerato un terreno da 50.000 euro, un fabbricato da 1,5 milioni di euro con attrezzature industriali e commerciali di valore pari a 300.000 euro ed impianti e macchinari per un valore pari a 800mila euro; con queste caratteristiche, il premio annuale per sottoscrivere un’assicurazione Cat Nat a Milano parte da 584 euro, valore che diventa 790 euro a Roma e 1.025 euro a Palermo».
Vantaggi
Le simulazioni fatte sono per contratti firmati in queste settimane iniziali. La preoccupazione, come spesso succede, è tuttavia rivolta alla possibilità che col passare egli anni le tariffe aumentino in virtù proprio dell’obbligo imposto dal Governo.
La sottoscrizione di una polizza contro le calamità naturali però, garantiscono i promotori, offre altri vantaggi non certo secondari: «Le quotazioni per l’azienda alimentare salgono, in virtù di valori assicurati più elevati», dice Facile.it. «In questo caso un terreno di 50.000 euro, un’immobile dal valore di 2 milioni di euro, attrezzature per 200.000 euro ed impianti e macchinari da 1,2 milioni di euro. La struttura posizionata a Milano deve mettere a budget un costo annuale a partire da 744 euro, a Roma 1.035 euro, mentre a Palermo 1.297 euro».
Per il mobilificio (terreno 50mila euro, fabbricato 1,8 milioni di euro, attrezzature da 200.000 euro ed impianti/macchinari da 1 milione di euro), il premio annuo parte da 654 euro a Milano, 897 euro a Roma e 1.136 euro a Palermo.
«I prezzi – spiegano gli esperti di Facile.it – variano in funzione di diversi elementi tra cui, ad esempio, la rischiosità del territorio dove sono ubicati gli immobili in cui hanno sede le aziende, la probabilità di eventi calamitosi, la vulnerabilità dei beni assicurati, le caratteristiche costruttive dell’immobile, il tipo di attività svolta dall’impresa, la collocazione dell’immobile all’interno dell’edificio (distanza da terra in numero di piani), il capitale assicurato e, non ultime, le politiche commerciali e tariffarie di ciascuna compagnia assicurativa».
I paletti normativi sono ancora labili: «Sebbene al momento non siano previste sanzioni pecuniarie per le aziende che non sottoscrivono la polizza, chi non si adegua all’obbligo non potrà accedere ad agevolazioni o contributi pubblici e, in caso di evento calamitoso, rischia di dover far fronte autonomamente ai danni subiti senza poter contare su eventuali indennizzi da parte dello Stato».
I consigli
C’è inoltre l’esigenza di sapersi districare nella giungla di offerte che le compagnie oggi propongono: «Quando si parla di prodotti assicurativi è fondamentale fare attenzione alle coperture offerte, quelle escluse, i massimali e le franchigie. La stessa regola vale anche questa volta. Per le polizze Cat Nat, ad esempio, è importantissimo fare attenzione agli eventi calamitosi per i quali è obbligatorio assicurarsi; la legge fa riferimento a sismi, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni, mentre non sono oggetto dell’obbligo altri fenomeni atmosferici quali grandine, trombe d’aria e bombe d’acqua; per tutelarsi da questi eventi, quindi, sarà necessario sottoscrivere delle garanzie accessorie ad hoc».
Attenzione, inoltre, «ad alcune specificità: la frana, ad esempio, è coperta se l’evento si manifesta in maniera “rapida”, se invece, si tratta di un evento “graduale”, non è coperto. Tra le esclusioni ci sono anche, ad esempio, le mareggiate, le valanghe e le slavine e non è possibile, chiaramente, assicurare edifici abusivi e non a norma».