La sosta vietata e il fenomeno dei vendicatori privati
Da mesi in mezza Italia sulla carrozzeria di diverse auto parcheggiate dove non si può compaiono scritte e insulti. Una sorta di giustizia personale che divide l’opinione pubblicaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dove non arrivano i vigili urbani, spesso pochi e impossibilitati (non per loro responsabilità) a far rispettare il codice della strada, intervengono i giustizieri privati: anonimi che agiscono col buio e, senza taccuino in mano ma armati di bomboletta spray, vandalizzano le auto parcheggiate in divieto, che intralciano la circolazione o, semplicemente, sono di proprietà di qualcuno non nelle proprie grazie.
Sulla carrozzeria
Il fenomeno, diverso da quello (parallelo) che spinge a sgonfiare gli pneumatici dei Suv come protesta ambientalista, è salito alla ribalta delle cronache nazionali in questi mesi perché oscuri difensori delle regole si sono dati parecchio da fare a Bologna, Torino e Roma, in questo caso nella zona di Porta Furba nel quartiere Tuscolano. Qui i misteriosi vendicatori hanno preso di mira per due volte altrettante auto imbrattandone la fiancata con la scritta “free park”, parcheggio gratuito, a indicare con chiarezza il motivo della bizzarra iniziativa. Seguita pochi giorni dopo da un ulteriore raid ai danni in quel caso di un mezzo lasciato in sosta contromano, come da puntuale contestazione vergata sulle due portiere in carattere stampatello ben visibile. Un vendicatore o un eroe, come qualcuno nella Capitale definisce l’oscuro combattente? O magari un banale vandalo, quale l’ignoto graffitaro che un anno fa nella stessa Roma aveva abbellito una Smart bianca apostrofandone il proprietario come un “cog…”?
Diversi episodi
Pareri discordi. In realtà il fenomeno non è del tutto sconosciuto, imbrattamenti e danneggiamenti si possono contare a decine nel corso degli anni in mezza Italia compresa la Sardegna. A Palermo nel 2017 era stato identificato e denunciato il writer di 27 anni che una domenica notte aveva ben pensato di marchiare con la bomboletta spray un’auto della Polizia immortalando la scritta col cellulare prima di scappare; è accaduto lo scorso gennaio in una zona residenziale di Treviso, dove la carrozzeria di un’utilitaria è stata utilizzata come tela per un dipinto fatto di soli scarabocchi rossi; è successo a Ferrara poche settimane fa, dove sulla fiancata di una Jeep nera è comparsa una svastica rossa; è avvenuto a Vigevano, a Ravenna (20 veicoli danneggiati nel 2020), a Milano, al nord, al centro e al sud. Anche in Sardegna, come ovvio. Solo per citare alcuni esempi, pochi mesi fa in via Carducci e in via Foscolo a Oristano i proprietari di nove auto e di un furgone hanno trovato i propri mezzi imbrattati con vernice spray azzurra sui cristalli e sulla carrozzeria; l’anno prima sono stati presi di mira un camper e una Fiat Punto nel Medio Campidano, territorio in cui nel 2019 un precedente episodio aveva coinvolto diversi veicoli con gli stessi risultati. Nel 2015 era capitato anche a Pirri, in via Risorgimento, dove la carrozzeria di diverse auto parcheggiate a bordo strada erano state rinfrescate da una vernice spray.
Oltre il vandalismo
Il caso di Roma tuttavia è diverso perché sembra andare oltre un normale quanto deprecabile atto di vandalismo. Qui si parla di interventi contro veicoli parcheggiati in modo irregolare, in doppia fila, sulle strisce pedonali o nelle aree riservate ai disabili. Sono già innumerevoli i casi segnalati: tra i tanti, quello del Suv imbrattato perché parcheggiato su un posto per disabili e di una Mazda MX-30 marchiata in quanto lasciata in mezzo della strada. E mentre le Forze dell’ordine cercano di risalire all’identità del giustiziere, i residenti (e non solo) si sono divisi: incivile o benefattore?
La sussa
A Cagliari ancora non si ha notizia ufficiale di questo fenomeno. Ma se è vero che l’effetto emulazione è da mettere nel conto, non c’è dubbio che in città un ipotetico clone del giustiziere romano avrebbe ampio raggio di azione vista l’elevata inciviltà nella sosta dei nostri concittadini. Speriamo non capiti. Se fosse, il malcapitato dovrebbe/potrebbe far fronte alla tipica reazione sarda: una sussa memorabile.