Rinascere a 41 anni. Dopo il buio di uno schianto sulla strada del mare, il silenzio del coma e un periodo lento e faticosissimo di riabilitazione. Una vera impresa possibile solo grazie alla forza di Michela Ladu. «Sono una miracolata» si definisce. E a vederla così, piena di energia ed entusiasmo per la vita, non si può che pensare a un vero prodigio in cui fondamentali sono state le cure d’eccellenza all’ospedale di Sassari e al Santa Maria Bambina di Donigala. Oggi, a distanza di tre anni dal tragico incidente sulla strada per Torregrande (in cui perse il fidanzato), Michela ha scritto e pubblicato il suo primo libro “Come sono adesso”, una raccolta di poesie che diventano un inno alla vita.

La storia

Michela Ladu, oristanese 44 anni, è sempre stata appassionata di poesia e filosofia. Laurea in Scienze della comunicazione, ha collaborato con diversi giornali durante una parentesi di vita in Sicilia, poi il ritorno a casa. Una vita normale come tutti i suoi coetanei fino a quell’incidente che ha segnato inevitabilmente un prima e un dopo nella esistenza di Michela e dei suoi familiari. «Non ricordo nulla di quel giorno» ripete. Un black out che da quella domenica di ottobre è durato per oltre un mese. «Non sento l’anima, si è perduta in un bosco dopo uno schianto» sono alcuni versi fra le 48 poesie del libro. Michela racconta di essere rimasta per un mese in coma farmacologico all’ospedale di Sassari. «Mi piacerebbe poter ringraziare anche le infermiere e i sanitari di Sassari ma purtroppo non ricordo nulla di quel periodo – dice – ho persino una foto ma non ho memoria di allora». La luce si riaccende al Santa Maria Bambina di Donigala «dove ho ripreso a vivere – spiega - Da quel momento ho di nuovo ricordi e una vita».

La fatica

Da allora è iniziata una lunga e lenta risalita. «A volte ho pensato di non farcela, è stato difficilissimo riprendermi ma sono qui, ce l’ho fatta» sorride. Oltre alle cure, è stata fondamentale «la logopedia – precisa -Ho sempre amato cantare, prima seguivo anche lezioni di canto ma purtroppo l’incidente mi ha tolto anche la voce con una paresi alla corda vocale destra». Poi la riabilitazione con il logopedista ha fatto un primo miracolo. «Quando facevo gli esercizi avevo di nuovo la voce, anche più di quella che ho adesso, piuttosto flebile – racconta – Spero di ritrovarla, uno dei miei sogni è poter cantare ancora». L’altro miracolo è il nuovo amore incontrato proprio al Santa Maria Bambina. «Salvatore è un altro regalo della vita – sorride Michela – eravamo entrambi ricoverati, siamo diventati amici e poi è nato un sentimento molto profondo». Mei, bosano 53 anni ex elettricista, la segue ovunque e la incoraggia nelle sfide quotidiane.

Il libro

L’altro segreto della rinascita di Michela Ladu è la poesia. «Ho sempre amato scrivere, quando ero ricoverata scrivevo sul cellulare – ricorda – è stata una medicina che non mi ha mai abbandonata». E così è nato il libro (Aletti editore) che raccoglie 48 poesie «scritte in due notti consecutive. Raccontano la fatica di questi ultimi tre anni – spiega - descrivono, citando il titolo, proprio come io sono adesso, con la mia voce flebile, il mio scarso equilibrio, i miei dolori ma anche il nuovo amore, la presenza costante di mia madre e mio padre e della mia sorella gemella». Un libro che insegna ad apprezzare il «valore delle piccole cose e ogni istante».

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