In nudo veritas. Niente filtri. Capezzoli svelati. Fino a oggi erano coperti solo da “strisce” nere, variante 4.0 della vecchia foglia di fico. Da domani, ma chissà se davvero, liberi. Una libertà di espressione, per alcuni. Solo un’inevitabile (e asciutto) adeguamento al mondo che cambia, per altri. Fatto che sta che Instagram sta per cambiare pelle. Prima lo sdoganamento delle foto dei seni nudi (per il momento solo ipotizzato, ma comunque già una rivoluzione solo l’idea). Poi le spunte blu a pagamento (circa 11 dollari al mese) che permetteranno agli utenti di verificare il proprio account ed evitare, in pratica, furti di identità del profilo. Ecco come sta cambiando Instagram: forse con un orecchio più vicino ai cambiamenti della società, succede che uno dei social più utilizzati di questi tempi stia valutando la possibilità di rivedere la sua policy sul nudo (anche quello artistico). Succede così che si aprono nuovi fronti.

Occorre fare una premessa: Instagram, si sa, da sempre ha fissato regole che vietano le immagini del seno nudo delle donne mentre quelle degli uomini non sono vietate. Con conseguenze spesso contraddittorie e paradossali, e ritenute da molti discriminatorie. Piaccia o no, gli utenti hanno comunque provato a rispettarla. Ma non ci sono riusciti. Anche perché l’algoritmo che “blocca” e “segnala” gli utenti che non rispettano questa regola, ormai è stato aggirato: non ci credete? Perdete mezz’ora, fate un “giro” a caso su Instagram e verificate. Il selfie e non solo è spesso un nudo. Sembra funzionare più o meno così: clic, mi presento. Volete sapere chi sono? Ecco, non c’è bisogno che spiate, mostro il lato intimo. Ci metto la faccia, anzi molto di più. Iperbole narcisistica? Forse. Di certo è che è nudo, o seminudo. Comunque abbastanza nudo per le regole di Instagram.

Ora tutto questo potrebbe diventare “la regola”: sì alla libertà di espressione, quindi. Sì al seno nudo senza filtri. Un’ipotesi, per il momento. Vale la pena ricordarlo. Già approvata, invece, la decisione di Meta di lanciare un servizio per abbonati. E anche questa suona come una svolta globale. La piattaforma americana permetterà agli utenti di Facebook e Instagram di avere la “spunta blu” riservata agli account verificati. Il sistema rappresenta il nuovo futuro dei social, inaugurato l’anno scorso su Twitter dal Elon Musk. Quando il miliardario fondatore di Tesla aveva annunciato l’abbonamento a 8 dollari al mese, molti gli avevano dato del pazzo, prevedendo il crollo delle iscrizioni, la fuga dei vip. Tranne qualche caso isolato, non c’è stato un declino. Adesso ci arriva Meta. La novità per abbonati ha debuttato in Australia e Nuova Zelanda, e farà da laboratorio per tutto il resto del mondo. Come funziona? Un algoritmo (e chi, altrimenti) cercherà eventuali omonimi e potenziali parodie che possano mettere a rischio l’unicità dell’account. E l’abbonato riceverà una notifica che lo informerà su identità che si spacciano per lui o per lei.

Insomma, la rivoluzione di Instagram è cominciata: vorrà pur dire qualcosa se anche un mondo rimasto finora arroccato, almeno su questi temi, stia uscendo allo scoperto.

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