Dylan Groenewegen si è ripetuto.

Il ciclista olandese della Lotto NL Jumbo, già vincitore ieri della settima frazione, ha vinto in volata l'ottava tappa dell'edizione numero 105 del Tour de France, la Dreux-Amiens Metropole, di 181 chilometri.

Groenewegen, sul traguardo dell'Alta Francia, ha regolato tutti allo sprint.

Alle sue spalle, per pochi minuti, prima dell'intervento della giuria di corsa, il tedesco Andrè Greipel (Lotto Soudal) e il colombiano Fernando Gaviria (Quick Step Floors).

I due, virtualmente secondo e terzo di giornata, sono stati penalizzati per reciproche scorrettezze e sono stati retrocessi in fondo al primo plotone giunto al traguardo, ovvero al 92° e al 93° posto (sempre con lo stesso tempo di Groenewegen).

Sul podio sono saliti lo slovacco Peter Sagan (Bora Hansgrohe, secondo) e il tedesco John Degenkolb (Trek Segafredo, terzo).

La maglia gialla è rimasta, per il sesto giorno consecutivo, sulle spalle del belga Greg Van Avermaet (Bmc), che ha guadagnato sugli inseguitori un altro secondo grazie agli abbuoni.

I big della corsa sono giunti tutti appaiati all'arrivo a eccezione di Daniel Martin e di Julian Alaphilippe.

L'irlandese della Uae Emirates (vincitore giovedì della sesta tappa) e il francese della Quick Step Floors hanno "pagato" un minuto e 16" di ritardo, perché coinvolti in una brutta caduta a poco più di 20 chilometri dal traguardo.

Alle spalle di Van Avermaet, nella classifica generale, il britannico Geraint Thomas (Sky), secondo a 7", e lo spagnolo Alejandro Valverde (Movistar), settimo a 55".

Fuori dalla top ten gli altri protagonisti attesi della corsa: decimo l'australiano Richie Porte a 57", undicesimo lo spagnolo Mikel Landa a 59", seguito dai britannici Adam Yates e Chris Froome, appaiati a 1'06".

Poco più indietro il siciliano Vincenzo Nibali a 1'12", l'olandese Tom Dumoulin a 1'27", il francese Romain Bardet a 1'49" e il colombiano Nairo Quintana a 2'14".

Raggiante dopo l'arrivo Groenewegen. "Sono molto felice: come avevo detto ieri, le gambe per ora girano molto bene. Una grande gioia per me: due vittorie al Tour in due giorni. Sono orgoglioso. Anche oggi sono riuscito a uscire al momento giusto, poi è andata bene", ha affermato il vincitore di giornata, al terzo sigillo in carriera al Tour.

Domani andrà in scena la temuta nona frazione di questa Grande Boucle, la Citadelle d'Arras-Roubaix, di 156.5 chilometri, dei quali ben 21 lungo il "mitico" pavè.

Lunedì, poi, la carovana gialla osserverà un giorno di riposo (il primo, l'altro è previsto per il 23 luglio) nella splendida Annecy.

Da martedì si farà sul serio: in programma la scalata de Le Grand Bornand.

(Unioneonline/M)

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