Nessuno lo aveva previsto, qualcuno lo sperava. Ed il risultato, inatteso e clamoroso, è arrivato dopo quasi tre ore di tennistavolo di qualità sopraffina. Il Quattro Mori ha battuto 3-2 l’Enea Siarkopol Tarnobrzeg nell’andata dei quarti di finale della Champions League. Non è una vittoria qualsiasi. La squadra polacca è la detentrice del Trofeo che ha vinto tre volte nelle ultime quattro edizioni, la testa di serie numero uno e la prima del ranking europeo. Tutto ciò grazie alla presenza di giocatrici di assoluto valore, basti pensare che è rimasta a casa un’atleta come Natalia Bajor, numero 61 nel mondo. Era assente la più forte per infortunio, Ying Han, numero 9 del mondo, ma chi è arrivato a Cagliari incuteva timore. Yang Xiaoxin, 14 del mondo, Elizabeta Samara, numero 31 (è stata tredicesima nel 2014), Fu Yu, numero 56, già quindicesima nel 2015.

Il coach Stefano Curcio si è affidato alla russa Elizabet Abraamian, alla rumena Tania Plaian (236 nel ranking mondiale) e Arianna Barani (333).

E nel primo match si è capito che qualcosa poteva succedere. L’esplosività di Abraamian contro l’apatia di Fu Yu. La russa è stata sempre in vantaggio, ha vinto due set in volata ed ha dominato il terzo.

Tra Plaian e Xiang si viaggia a ritmi da capogiro, la cinese residente a Montecarlo rimanda indietro anche l’impossibile e vince in tre set. Il sorpasso delle polacche arriva con Samara, la sua esperienza non concede scampo a Barani che si arrende in tre set.

Tra Abraamian e Xiang accade di tutto e la partita si rimette in discussione. Nel primo set Xiang rimonta e vince ai vantaggi, nei successivi due Abraamian parte forte e non viene più raggiunta, prende una pausa nel quarto (perso 11-2) e si va al quinto. Si trattiene il fiato, l’atleta del Quattro Mori va sul 5-1 (in campo internazionale si vince a 6 senza vantaggi), e viene rimontata sul 5-5. E’ il “sudden death”, che è anche il match point per Tarnobrzeg. Ma Abraamian fa il punto tra il tripudio del Palatennistavolo, la partita continua, non è ancora finita.

Tania Plaian è un fiume in piena. Perde il primo set con Fu Yu, vince il secondo 14-12 annullando due set point, straripa nel terzo, rimonta nel quarto e dal 7-7 piazza l’allungo decisivo che regala così una vittoria da album dei ricordi.

Il Quattro Mori ha vinto ma non è finita. Domani si replica in Polonia, a Tarnobrzeg. C’è in gioco la semifinale della Champions League, inattesa e mai così vicina.

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