«L’Italia è un Paese razzista ma sta migliorando». 

Lo ha detto Paola Egonu, la campionessa di pallavolo e stasera co-conduttrice con Amadeus e Gianni Morandi nella terza serata del Festival di Sanremo, rispondendo a una domanda su Matteo Salvini (che aveva detto «È una grande sportiva, ma spero che non venga al Festival a fare una tirata sull’Italia razzista»).

«Non voglio fare la parte della vittima, ma semplicemente dire come stanno le cose», ha ribadito Egonu, aggiungendo: «Tornare a giocare nella Nazionale? Sto metabolizzando tutto, ma se ci dovesse essere la possibilità, sì lo farei».

In conferenza stampa è critico il direttore di Rai1 Stefano Coletta sulla “sorpresa” di Fedez, che ieri in collegamento dalla nave Costa Smeralda, ormeggiata al largo della città dei fiori, ha proposto un “freestyle” prodotto da Salmo in cui ha strappato la foto del viceministro Galeazzo Bignami vestito da nazista, attaccato la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella sul tema dell’aborto («Purtroppo l'aborto è un diritto sì, ma non l'ho detto io l'ha detto un ministro») e il Codacons.

Quanto al monologo di Angelo Duro: «Dietro all’irriverenza c’era un ragionamento non banale. Ha fatto sorridere alcuni e ammutolire altri», ha commentato Coletta: «Chi fa televisione deve anche innovare. Dobbiamo fare i conti con il linguaggio della stand up comedy».

FDI E LE FOIBE – Dal Parlamento, dopo le polemiche su Rosa Chemical, arriva una nuova incursione questa volta sulle foibe: «Sarebbe un bel segnale per l'Italia se la sera del 10 febbraio, Giorno del Ricordo, anche dal palco di Sanremo venisse ricordata la tragedia delle foibe e il dramma dell'esodo dei 350.000 italiani di Fiume, Istria, Dalmazia», dichiarano i senatori di Fratelli d'Italia Lavinia Mennuni, Roberto Menia e Andrea De Priamo. E ancora: «Sarebbe infine anche un modo per ricordare i grandi artisti giuliani-dalmati, attori e cantanti, come Laura Antonelli, Gianni Garko, Wilma Goich, Alida Valli, Sergio Endrigo, anche loro esuli che scelsero per amore dell'Italia di rimanere liberi ed italiani».

GLI ASCOLTI – Picco di oltre 16 milioni di telespettatori per la seconda serata del Festival di Sanremo 2023. La media, rende noto la Rai, è stata di 10 milioni 545 mila spettatori con uno share del 62.3 per cento.

La prima parte (21.18 - 23.37) ha tenuto incollati alla tv 14 milioni 87mila spettatori, con uno share del 61.1 per cento, mentre la seconda parte (23.40 - 01.40) è stata vista da 6 milioni 352mila telespettatori, con uno share del 65.6 per cento. Il picco di ascolto alle 21.42 con 16 milioni 693mila, quello di share all’1.24 con il 71.2 per cento. Benissimo anche il DopoFestival, “Viva Rai2! Viva Sanremo!” di Fiorello, visto da 2 milioni 497mila persone con uno share del 60.1.
(Unioneonline/D)

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