Maratona musicale per la terza serata del Festival di Sanremo, con tutti i 28 cantanti che tornano a esibirsi: a valutarli, questa volta, la giuria demoscopica (formata da 300 persone selezionate tra abituali consumatori di musica) e il televoto, con un peso al 50%. Nella classifica finale resta saldamente al primo posto Marco Mengoni, secondo Ultimo, terzo a sorpresa Mr.Rain.

Problemi tecnici durante l’esibizione di Gianluca Grignani, che ha interrotto la performance perché non sentiva la sua voce in cuffia («A 50 anni ho imparato come si fa, a 20 non so se avrei saputo farlo»), mentre Lazza è sceso dal palco per regalare i fiori di Sanremo alla mamma seduta in galleria.

Accanto ad Amadeus e Morandi, la co-conduttrice di questa sera è la regina del volley Paola Egonu che, come preventivato, ha dedicato il suo monologo al tema del razzismo: «Siamo tutti uguali oltre le apparenze. Perché mi chiedono se sono italiana, perché mi sento diversa? Con il tempo ho capito che questa mia diversità è la mia unicità. Perché io sono io? Perché io sono io».
E ancora: «Sono stata accusata di vittimismo e di non aver rispetto del mio Paese e questo solo per aver mostrato le mie debolezze: amo l’Italia e vesto con orgoglio la maglia azzurra che per me è la più bella del mondo. Sono quella che spesso ha sbagliato gli appuntamenti importanti: sono più le finali che ho perso di quelle che ho vinto ma questo non fa di me una perdente così come non lo è chi prende un brutto voto a scuola e nemmeno chi arriva ultimo in classifica qui, a Sanremo». Quindi l’uscita di scena con Vita spericolata di Vasco Rossi.

Superospiti d'onore i Maneskin, reduci dalla delusione dei Grammy, ma anche da una cavalcata trionfale oltre oceano partita proprio dall'Ariston.

La band romana ha infiammato il tempio della musica italiana con “I wanna be your slave”, “Zitti e buoni”, “The loneliest” e “Gossip”. Quasi un concerto rock, impreziosito da Tom Morello, chitarrista dei Rage Against the Machine, Audioslave e Bruce Springsteen And The E Street Band.

«Qui ci sentiamo a casa», le loro parole, con Amadeus che li introduceva come «i nostri fantastici ragazzi».

Morandi torna a cantare: dopo la performance storica con Massimo Ranieri e Al Bano è il momento di Sangiovanni, con cui rispolvera “Fatti mandare dalla mamma”, che compie 6o anni, nella versione 2.0 prodotta da Shablo.

Sul Suzuki Stage in piazza Colombo Annalisa canta la hit Bellissima, sul palco sul mare della Costa Smeralda è il turno di Guè Pequeno che, al contrario di Fedez, non fa scherzi.

(Unioneonline/D)

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