Migliaia di persone si sono fatte avanti per candidarsi alle "parlamentarie", le primarie online da cui usciranno le liste del Movimento 5 Stelle per le elezioni politiche del 4 marzo.

E il sito per la raccolta delle candidature è andato in tilt, costringendo Grillo e Casaleggio e prorogare fino alle 17 i termini per la presentazione delle candidature, che inizialmente scadevano a mezzogiorno.

Tra i parlamentari uscenti ha scelto di non ricandidarsi la senatrice sarda Manuela Serra, che comunque ha annunciato di voler continuare ad aiutare il M5S come attivista.

"Le autocandidature per le parlamentarie sono un successo, tantissime persone stanno partecipando a questa prova di democrazia: in quest'ultima ora c'è stato un picco di accessi che ha causato rallentamenti al sito, per questo il termine delle 12 per presentare la propria autocandidatura è prorogato fino alle 17 di oggi per garantire la più ampia partecipazione", si legge sul blog delle stelle.

Le operazioni di voto dovrebbero essere concluse entro un paio di settimane.

I nomi saranno ufficialmente resi noti il prossimo 19 gennaio, quando i pentastellati si riuniranno a Pescara per la convention che aprirà le danze della campagna elettorale.

Potranno candidarsi anche gli indagati e i non iscritti al Movimento, come previsto dalle nuove regole che hanno fatto storcere qualche naso nell'ala dei falchi.

Intanto, proprio ieri, il Garante per la Privacy ha messo in discussione la piattaforma pentastellata Rousseau, rinvenendo "illeciti nel trattamento dei dati" degli utenti.

(Unioneonline/D-L)

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