Il ddl della Giunta che vieta l’installazione di impianti da fonti rinnovabili per i prossimi diciotto mesi non è l’unica proposta in campo contro l’assalto di pale eoliche e pannelli fotovoltaici. Ora che le commissioni si sono insediate, il testo approvato il 30 aprile sarà incardinato nella quarta (Urbanistica) e nella Quinta (Industria).

Nel ciclo di audizioni sul ddl sarà ascoltato anche il Comitato scientifico Insularità che nei giorni scorsi ha illustrato una proposta alternativa relativa all'estensione del Piano paesaggistico regionale a tutto il territorio sardo e che vieta la realizzazione di impianti fino all'approvazione di questa estensione. In maggioranza, non sono pochi gli esponenti che considerano la proposta del comitato più asciutta e più efficace del ddl della Giunta. E, insomma, le commissioni potrebbero ritrovarsi a lavorare su due testi di legge fino ad arrivare a una proposta unica da sottoporre all’Aula.

Spiega il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus: «La proposta del Comitato scientifico Insularità è interessante, e in commissione occorrerà fare un supplemento di studio. L'adeguamento del Ppr anche alle zone interne è qualcosa che la Sardegna sta rimandando da troppo tempo, e da lì nascono gli attuali problemi che minano alla salvaguardia del nostro paesaggio e del nostro territorio. Da qui dobbiamo ripartire. Questa è una competenza di cui siamo certi, ed è il vero grimaldello per evitare il saccheggio del nostro territorio. Tra l'altro, anche la proposta della Giunta su questo punto è concorde».

Nei parlamentini saranno ascoltati anche i comitati sardi contro l’assalto eolico sostenuti dall’Anci che oggi in Consiglio hanno presentato le osservazioni sul testo della Giunta. In estrema sintesi, si lamentano per il fatto che il ddl non sia stato condiviso dalla Giunta prima dell’approvazione. In secondo luogo considerano il testo «troppo debole, leggero e attaccabile dalla Corte Costituzionale». Per i comitati serve «una legge organica che parta da una analisi dei fabbisogni energetici per capire quanto serve al territorio, che entri nel merito della tecnologia, della taglia e della dimensione». I comitati hanno annunciato anche una manifestazione a Cagliari entro fine maggio.

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