«Forse il candidato della destra Tedde è troppo legato alla ‘vecchia’ politica che cala i programmi e le decisioni dall’alto e fa fatica a comprendere cosa significhino i concetti di partecipazione pubblica e democrazia partecipata», così Raimondo Cacciotto, candidato sindaco della coalizione ‘Progetto Alghero’ risponde alle dichiarazioni del candidato del Centrodestra Marco Tedde in merito all’iniziativa di programma partecipato lanciata dagli avversari politici.

«Noi il programma lo abbiamo chiaro e lo abbiamo depositato, l’iniziativa di domenica 19 maggio ‘Voci della città’ darà modo ai cittadini e alle cittadine di arricchirlo con idee, suggerimenti e proposte che saranno integrate nel nostro programma di coalizione», scrive Cacciotto. «Mi viene il sospetto che il Centrodestra provi ad attaccare proprio laddove forse è rimasto indietro, dato che per il programma propone di partire dai ‘100 progetti’ realizzati dalla Giunta Tedde, un programma del tutto innovativo e al passo coi tempi se si pensa che l’ultima volta che ha ricoperto la carica di primo cittadino di Alghero risale a 13 anni fa, un’era geologica in politica. Se poi pensiamo che il suo partito ha espresso in quest’ultima amministrazione l’assessore ai Lavori pubblici, l’assessore al Demanio e la presidenza della Fondazione Alghero (solo per citarne alcune) sappiamo già che tipo di città ha in mente, l’abbiamo davanti gli occhi. Alghero invece – conclude Cacciotto - ha bisogno di progetti seri che rispondano alle esigenze del presente e con un cambio di prospettiva, con lo sguardo rivolto al futuro, che liberi energie nuove».

La replica di Marco Tedde: «Fa sorridere che il candidato sindaco Cacciotto risponda parlando di progetti seri e cambio di prospettiva quando il suo Campo largo sta accogliendo a braccia aperte gli assessori del centrodestra all’Urbanistica, l’assessora ai Servizi Sociali e quello all’ambiente. Noi la città che abbiamo in mente l’abbiamo progettata in questi mesi, insieme agli uomini e alle donne della coalizione che hanno ascoltato il territorio mentre il candidato Cacciotto si faceva tirare la giacchetta da centristi, ex riformatori e sinistra. Non dimentichiamo che, in questi tre mesi in cui la coalizione di centrodestra liberale sardista e civica ha iniziato a scrivere il programma frutto di un intenso lavoro di ascolto, il campo largo ancora non aveva certezza del candidato sindaco e tutto pensava fuorché al futuro della città. Oggi, conscia di non aver mai riunito cittadini e simpatizzanti ma solo possibili candidati e dell’aver dibattuto solo di nomi e incarichi, ha simulato una giornata di partecipazione».

«È quindi evidente che il candidato Cacciotto porta avanti la vecchia politica, quella che simula coinvolgimento e condivisione postumi rispetto ad un programma già depositato per obbligo di legge», conclude il candidato del centrodestra civico e sardista.

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