«E se pensassimo di fare a Sant'Elia una seconda spiaggia?». Massimo Zedda la butta lì, da via Emilia, dove il Campo largo si è riunito per spiegare il progetto che accompagna la ricandidatura dell'ex sindaco a primo cittadino, per la terza volta, dopo il 2011 e il 2016. Accanto a Zedda il padrone di casa, Guido Portoghese, segretario cittadino del Pd, e più a sinistra la governatrice Alessandra Todde. E ancora, ai due lati di Zedda e Todde, gli altri alleati.

Il candidato sindaco, non senza emozioni, ha parlato per quindici minuti e spiegato la sua idea di città. Con una premessa: «Dopo che lunedì la coalizione mi ha indicato come candidato sindaco, ho chiesto un appuntamento alla presidente Todde e ci siamo detti cosa Cagliari e la Città metropolitana possono fare per la Regione e cosa la Regione può fare per Cagliari e la Città metropolitana».
Zedda ha quindi detto che il capoluogo dell'Isola «al centro del Mediterraneo, deve diventare la città della pace».
Poi i problemi quotidiani di Cagliari, a cominciare dai parcheggi: «Nella zona di via Roma ci sono tre assessorati regionali che hanno decine e decine di stalli, mi riferisco a Sanità, Ambiente e Turismo. Quegli spazi possono essere messi a disposizione della città nei pomeriggi quando non ci sono i rientri e sempre nel fine settimana».
Zedda ha poi parlato degli altri obiettivi di governo: «Attrarre investimenti e difendere chi già opera a Cagliari. Dobbiamo ricostruire la città della cultura, degli spettacoli, degli eventi. Dobbiamo riqualificare la zona del porto con la cantieristica, la nautica è uno dei settori che deve crescere. Portare in città una delle regate dell'America's cup è un obiettivo».
Zedda dice che «l'intelligenza artificiale, con lo sviluppo di brevetti e start up, deve diventare un'occasione di crescita». Il candidato sindaco del Campo largo ha immaginato anche la città dell'istruzione, «l'eccellenza delle nostre scuole, bisogna continuare a migliorarla». Zedda non ha dimenticato lo sport e «la realizzazione del nuovo stadio, progetto nostro del 2021».

Impossibile non fare riferimento all’eredità della giunta uscente: «In via Roma fermeremo le opere che possono arrecare un danno alla città, come per esempio la sistemazione di piante troppo alte e incompatibili con una zona di mare». Il candidato  ha poi spiegato: «Chi vive in via Roma nei piani bassi deve poter continuare a vedere il mare e chi arriva dal mare deve poter vedere la bellezza della strada e i palazzi storici». C'è poi «un problema di viabilità»,  ha aggiunto, «in due sole corsie non si può convogliare il traffico che prima era distribuito sue sei». E ancora: quando i lastroni di via Roma saranno risistemati nel lato porto, «e si tratta di un intervento necessario, chiederemo all'Autorità portuale di poter dirottare temporaneamente una parte del traffico».

Sul fronte strettamente politico, Zedda ha spiegato che sull'allargamento della coalizione «il discorso non è chiuso, stiamo dialogando, ma è chiaro che non verranno generate situazioni imbarazzanti». Ovvero, niente big dei partiti che alle Regionali non hanno sostenuto il Campo largo. In ogni caso, i criteri per la selezione delle candidature esterne alla coalizione non sono definite. Invece è certa l'apertura alle civiche, concordata già nel vertice di lunedì sera, quando Zedda è stato indicato all'unanimità come candidato sindaco.
Zedda ha ringraziato infine gli altri competitor interni che hanno dovuto fare un passo indietro: «Enrico Ciotti, Davide Carta, Michele Pipia e lo stesso Piero Comandini».

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