I l Conte bis ha ottenuto la fiducia, il governo non è ancora al completo (mancano viceministri e sottosegretari) ma il sigillo del voto delle Camere corrisponde al varo della nave. Si parte.

Conte ha superato la prova del Senato e nello stesso giorno Paolo Gentiloni è stato indicato da Ursula von der Leyen come nuovo commissario europeo per gli Affari economici, sarà lui il successore del francese Pierre Moscovici, si tratta di un posto importante, un riconoscimento alla figura di Gentiloni, persona seria, preparata, misurata. È come se un giocatore fantasma avesse premuto il tasto reset e fosse iniziato un nuovo videogame. Il passato? Non c'è più, come se non fosse mai esistito. Un anno di governo gialloverde è stato spazzato via dagli eventi scatenati da Matteo Salvini con l'apertura di una crisi che il leader della Lega non aveva apparecchiato, la classica crisi al buio. È andata come abbiamo scritto quando è apparso l'abbaglio di Salvini: Cinque Stelle e Partito democratico hanno fatto il governo. Crash. Sorpresa.

E ora? Finita la festa, comincerà l'avventura del governare, che è affare ben diverso da un party in terrazza. L'Unione europea darà una mano al Conte bis, ma chi si illude di ottenere un facile via libera a aumentare spesa e debito scoprirà presto la realtà: una manovra da oltre 30 miliardi che è già ipotecata dalle clausole per non far scattare l'aumento dell'Iva. C'è chi dice che le difficoltà economiche della Germania sono grandi (è vero) e dunque ci sarà spazio per ammorbidire i vincoli di bilancio (vero, ma solo in parte). (...)

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