Il corpo di Elad Katzir (47 anni), un ostaggio rapito lo scorso 7 ottobre dalla Jihad islamica nel kibbutz di Nir Oz, è stato recuperato dall'esercito israeliano in un'operazione nella Striscia e riportato in Israele.

Lo ha fatto sapere il portavoce militare spiegando che le spoglie di Katzir, «ucciso in cattività dalla Jihad islamica», sono state recuperate dai soldati la scorsa notte a Khan Yunis, nel sud della Striscia, dopo essere state «localizzate sulla base di intelligence dell'Idf e dello Shin Bet».

Katzir fu rapito insieme alla madre Hanna, poi liberata lo scorso 24 novembre. Il padre Avraham fu ucciso nel kibbutz. 

La sorella ha puntato il dito contro il premier israeliano Benyamin Netanyahu dicendo , il che «poteva essere salvato».

Anche il forum delle famiglie degli ostaggi ha lanciato un appello al governo: «Lo Stato di Israele non sarà in grado di riprendersi se seppelliremo tutti i 133 ostaggi che sono stati lasciati indietro. Non abbiamo un solo giorno da perdere. Elad Katzir era ancora vivo 3 mesi fa, periodo durante il quale c'erano stati segnali in questo senso e rapporti sulle sue condizioni che hanno raggiunto Israele. Tre mesi nei quali c'era la possibilità di salvarlo e di farlo tornare vivo a casa».

(Unioneonline/L)

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