Un nuovo missile balistico è stato lanciato intorno alle 5.27 del mattino (ora locale) da parte della Corea del Nord, facendo schizzare di nuovo alle stelle la tensione in quella parte del mondo. È il settimo dall'inizio dell'anno e a meno di una settimana dall'elezione del presidente sudcoreano Moon Jae-in.

Il missile ha viaggiato per 700 chilometri, per poi finire nelle acque del mar del Giappone. Non si tratta tuttavia di "un missile balistico intercontinentale" fa sapere in un comunicato il Comando Usa nel Pacifico aggiungendo che "non ha rappresentato alcun tipo di minaccia per il Nord America".

Presto Moon Jae-in ha convocato una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza nazionale della Corea del Sud. Il neopresidente ha parlato di "violazione delle risoluzioni Onu" e di "imprudente provocazione".

Una condanna al nuovo test missilistico di Kim arriva anche dal premier giapponese Shinzo Abe, che lo definisce "assolutamente inaccettabile" e "una grave minaccia per il nostro Paese".

Il lancio arriva nel giorno in cui la Cina inaugura la "Belt and Road Iniziative", il summit sulla via della Seta, che vedrà arrivare a Pechino leader e rappresentanti da tutto il mondo. Tra i partecipanti al summit ci sarà anche una delegazione Usa.

E proprio ieri Choe Son-hui, direttore del ministero degli Esteri nordcoreano responsabile per agli affari americani aveva detto che Pyongyang sarebbe stata pronta "a dialogare con Washington, sotto le giuste condizioni".

Stesso discorso fatto dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che qualche settimana fa aveva affermato che sarebbe stato "onorato" di incontrare - anche lui - "a certe condizioni" il leader nordcoreano Kim Jong-un.

E proprio il presidente americano sulla questione prova a stuzzicare il suo omologo a Mosca Vladimir Putin: "Con un missile che colpisce un punto così vicino al territorio russo il presidente non può immaginare che la Russia sia contenta", recita una nota della Casa Bianca.

"La Corea del Nord è una minaccia palese da troppo tempo", continua il comunicato. "Che questa ultima provocazione serva come un invito a tutti i Paesi ad applicare sanzioni molto più forti".

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