Arrestato il presunto serial killer di Gilgo Beach, la spiaggia di Long Island dove fra il 2010 e il 2011 sono stati trovati undici cadaveri: nove giovani donne, un uomo e una bambina. Per chi indaga il responsabile di tre (o quattro) degli undici omicidi è l’architetto Rex Heuermann, 59 anni. È però meno probabile che l’uomo sia coinvolto anche negli altri delitti.

A marzo 2022, dopo anni di indagini, gli inquirenti si sono concentrati su Heuermann. Sposato e con due figli, negli ultimi mesi seguiva gli sviluppi dell'indagine su internet, anche dal suo studio di Manhattan. Alla fine è stato inchiodato dalla prova del Dna, dopo che un testimone ha riconosciuto il suo camioncino.

Arrestato giovedì sera a Massapequa, una località della baia dove ha trascorso praticamente tutta la sua vita, proprio di fronte alla spiaggia sulla quale sono stati trovati i resti delle vittime, è stato incriminato per le morti di Melissa Barthelemy, Amber Lynn Costello e Megan Waterman, escort ventenni i cui corpi sono stati ritrovati a Gilgo Beach a qualche centinaio di metri l’uno dall’altro, legati e avvolti in sacchi da caccia.

Poco distante c’era anche il corpo di Maureen Brainard-Barnes, una 25enne scomparsa nel 2007: per questo caso Heuermann non è stato ancora incriminato ma è considerato il sospetto principale. Nella sua villetta gli agenti hanno trovato licenze per 92 pistole, immagini pedopornografiche e una cronologia di ricerche sadiche sul web. 

L’uomo intanto continua a dichiararsi non colpevole: «Non sono stato io», ha detto in tribunale scoppiando a piangere.

Il caso è diventato un film del 2020 di Netflix, “Lost Girl”. 

(Unioneonline/D)

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