Si avvicina il momento in cui i medici staccheranno la spina delle macchine che tengono in vita il piccolo Charlie Gard.

Il bambino inglese, 10 mesi, è affetto da una rara malattia ritenuta incurabile e che causa un progressivo indebolimento muscolare.

Dopo mesi di cure, il centro pediatrico del Great Ormons Street Hospital di Londra ha deciso di rinunciare: il bambino soffrirebbe troppo e inutilmente.

LA BATTAGLIA LEGALE - Una decisione che sin dal primo momento non è stata accettata dai genitori del bimbo, Chris e Connie Gard, che avevano trascinato i pediatri in tribunale.

Il loro intento era quello di portare il bambino negli Stati Uniti, per sottoporlo a cure sperimentali non disponibili nel Regno Unito.

Dopo il no dei tre gradi di giudizio ordinari, la vicenda era finita anche sul tavolo della Corte europea dei diritti dell'uomo, che però ha respinto l'istanza.

"Le decisioni dei tribunali nazionali sono state meticolose" si legge nella sentenza, per cui Strasburgo non ha ritenuto di opporsi ai "ragionamenti chiari ed estesi che hanno corroborato le conclusioni dei giudici".

LA COLLETTA - Intanto una mobilitazione in tutto il mondo si era sollevata per salvare la vita di Charlie.

Sono ben 83mila le persone che hanno partecipato alla colletta per portare il piccolo negli Usa, superando in poco tempo il milione di sterline.

"Siamo stati lasciati soli - hanno commentato Chris e Connie Gard -. Ma almeno Charlie sa di essere stato amato da migliaia di persone".

A loro i medici hanno deciso di lasciare qualche ora in più per stare con il loro bimbo.

Ma la scelta di porre fine alle sue sofferenze ormai è presa.

LE REAZIONI IN ITALIA - La vicenda ha destato reazioni anche in Italia.

"Difendere la vita umana, soprattutto quando è ferita dalla malattia, è un impegno d\'amore che Dio affida ad ogni uomo", le parole diffuse da Papa Francesco, a commento della vicenda.

"Non riesco a togliermi dalla testa il pensiero del piccolo Charlie - ha scritto invece su Facebook il segretario del Pd Matteo Renzi -. Perché la Corte Europea dei diritti umani (diritti?) non ha concesso la cura sperimentale in America?".

"Neppure Pilato se ne lavò le mani in questo modo", ha aggiunto il leader dei 5 Stelle Beppe Grillo sul suo blog, riferendosi all'Ue: "Un'europetta insipida e senz'anima".

(Redazione Online/D)

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