È morto ieri sera il calciatore tunisino 35enne Nizar Aissaoui che lunedì scorso si era dato fuoco davanti alla stazione di polizia di Haffouz, nel governatorato di Kairouane.

L'uomo era stato ricoverato al Centro grandi ustionati di Ben Arous. Poco prima del suo tragico gesto Aissaoui aveva postato un video sul suo account Facebook spiegando «di essere stato ingiustamente accusato in un caso di terrorismo» dopo essersi recato in Questura per sporgere denuncia contro un commerciante di banane, con il quale aveva avuto una lite.

Dopo la notizia della sua morte in città sono scoppiati disordini e manifestazioni. La polizia ha dovuto usare gas lacrimogeni per disperdere la folla, come testimoniano le immagini diffuse sui social.

(Unioneonline/v.f.)

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