Dopo la minaccia del ministro della Difesa Hans Peter Doskozil, è arrivato il dietrofront dell'Austria: "Non schiereremo truppe al confine del Brennero per difendere la frontiera dal potenziale ingresso di migranti provenienti dall'Italia".

Lo ha reso noto oggi il cancelliere Christian Kern: "Al momento l'Austria non eseguirà alcun controllo ai confini del Brennero e non sta per ricorrere all'impiego dell'esercito".

Lungo la frontiera al momento non sono state schierate né truppe né apparecchiature militari, anche se il governo di Vienna ha predisposto un piano di emergenza nel caso ce ne sia la necessità.

La tensione tra Austria e Italia era salita dopo l'annuncio di Doskozil di inviare mezzi corazzati lungo il Brennero qualora Roma non avesse "rallentato il flusso di migranti" pronti ad attraversare il confine verso il Nord Europa.

Il governo italiano aveva reagito alla minaccia convocando l'ambasciatore austriaco a Roma, René Pollitzer, per chiedere spiegazioni in merito.

Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, che si è detto "contento che ci sia stato un chiarimento dell'Italia con l'Austria".

Secondo Tajani "è privo di qualsiasi senso inviare carri armati alle frontiere. Mi sembrava assurdo inviare i carri armati ed è una scelta saggia avere cambiato posizione. Le frontiere esterne vanno difese, non quelle interne".

(Redazione Online/F)

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