Un aereo della compagnia Saratov Airlines è precipitato alle porta di Mosca, poco dopo il decollo dall'aeroporto Domodedovo della capitale russa.

A bordo dell'Antonov An-148 c'erano 65 passeggeri e sei membri dell'equipaggio, tutti morti: tra di loro anche un bambino e due adolescenti.

Il volo era diretto a Orsk, città al confine tra Russia e Kazakistan, e si è schiantato al suolo nel distretto di Ramensky, subito fuori Mosca.

Pochi minuti dopo il decollo il volo è scomparso dai radar, allertando i servizi d'emergenza.

Secondo alcune testimonianze l'aereo sarebbe stato avvolto dalle fiamme mentre era in volo.

Il luogo dell'incidente è difficile da raggiungere con le auto, molti addetti si sono avvicinati a piedi. Localizzati i corpi delle vittime trovata anche la scatola nera dell'aereo.

Sulle cause dell'incidente è stata avviata un'inchiesta, non viene esclusa l'ipotesi dell'errore umano né quella delle avverse condizioni meteo. Pare che il pilota prima dello schianto abbia chiesto un atterraggio d'emergenza.

Quello odierno è solo l'ultimo di una serie di incidenti aerei che in Russia hanno provocato oltre 200 morti dal 2010.

(Unioneonline/L)
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