È il 3 ottobre del 1837 quando l’inventore Samuel Morse brevetta il codice che porterà il suo nome. Si tratta di un sistema che consente di trasmettere lettere, numeri e segni di punteggiatura attraverso un codice a intermittenza.

Più ricco rispetto alla forma binaria (che usa due stati ossia 0 e 1), il codice Morse usa il punto, la linea, l’intervallo breve, quello medio e quello lungo.

A realizzarlo, dopo gli studi di Morse, è stato Alfred Vail, suo collaboratore.

Nel corso dei decenni ha avuto un così grande successo che nessun codice alternativo è riuscito a soppiantarlo per le comunicazioni marittime fino al 1999.

Oggi viene ancora utilizzato per alcune trasmissioni radiotelegrafiche.

(Unioneonline/s.s.)

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