Salvini l'aveva buttata lì, tra il serio e il faceto, in riferimento alla richiesta d'autorizzazione a procedere del Tribunale dei ministri di Catania nei suoi confronti per sequestro di persona: "Sono curioso di vedere che posizione terrà il Movimento 5 Stelle, che sulla vicenda analoga di nave Diciotti votò contro l'autorizzazione".

Ma Di Maio lo ha gelato, a Porta a Porta, annunciando che M5S voterà a favore dell'autorizzazione a procedere nei confronti dell'ex ministro e alleato: "Qui non si tratta di fare o no un favore a qualcuno. Noi a gennaio o febbraio di quest'anno saremo chiamati a riconoscere l'interesse pubblico prevalente a bloccare una nave. Ma stiamo parlando di una nave bloccata a luglio, quando gli altri Paesi europei che venivano chiamati si offrivano per la redistribuzione dei migranti".

Ancora: "Il caso Diciotti fu un atto di governo perché l'Ue non rispondeva e servì ad avere una reazione, che poi arrivò. Quello della Gregoretti, dopo un anno, fu invece un atto di propaganda, perché il meccanismo di redistribuzione era già rodato e i migranti venivano redistribuiti in altri Paesi Ue. È questa la differenza enorme tra i due casi, la differenza enorme tra la realtà e la bugia".

Infatti, sui naufraghi della Gregoretti era stato raggiunto un accordo per la distribuzione in altri cinque Paesi Ue e in strutture messe a disposizione dai vescovi italiani.

Immediata la replica dell'ex sottosegretario al Viminale, il leghista Nicola Molteni: "Il commento di Di Maio sulla vicenda Gregoretti è da piccolo uomo. Più che l'onore potè la poltrona".

L'INCHIESTA E LE DICHIARAZIONI - Il Tribunale dei ministri contesta a Salvini di avere "abusato dei poteri da ministro, privando della libertà personale i 131 migranti bloccati a bordo di nave Gregoretti della Guardia Costiera italiana dalle 00.35 del 27 luglio 2019 fino al pomeriggio del 31 luglio". Il leader della Lega avrebbe "determinato consapevolmente l'illegittima privazione della libertà personale dei migranti, costretti a rimanere in condizioni psicofisiche critiche sulla nave Gregoretti.

"Il fatto che io rischi 15 anni di carcere per aver difeso i confini del mio Paese mi fa dire che in Italia c'è un problema. Una parte della magistratura fa politica e butta soldi", ha attaccato il leghista.

"Capisco la rabbia e la paura di Salvini - è la replica di Fratoianni, LeU - ma non possono esistere in democrazia spazi d'impunità per alcuno".

(Unioneonline/L)
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