Fallisce anche il quinto tentativo di separare Venezia e Mestre dopo i referendum del 1979, 1989, 1994 e 2003. Alla chiusura delle urne l'obiettivo del quorum non è stato centrato col 21,73% dei votanti, 44.887 su 206.553. Vince il sì col 65%, ma non basta.

A far pendere l'ago della bilancia verso la coabitazione amministrativa sono stati soprattutto gli abitanti della terraferma, disertando il voto. L'appuntamento con i seggi è arrivato, peraltro, in un momento "emotivamente" difficile per la città lagunare, messa in ginocchio dalle acque alte eccezionali che si sono susseguite nei giorni scorsi causando danni milionari. Senza trascurare che larga parte di chi lavora a Venezia, e che del richiamo turistico della città trae beneficio economico e occupazione, risiede proprio in terraferma e non ha quindi alcun interesse a vedere le due realtà divise dallo steccato di amministrazioni diverse.

Nel centro storico i "No" sono stati poco più di 2500, 900 nelle isole, gli altri 19mila hanno votato per una Venezia autonoma. Il municipio più unionista è Marghera.

(Unioneonline/M)
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