Inchiostri e tinture usati per tatuaggi sono finiti al centro degli accertamenti da parte del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il ministero della Salute.

I controlli si sono svolti su tutto il territorio nazionale con l'ispezione della filiera distributiva con l'intento di verificare qualità e sicurezza dei prodotti.

117 le aziende in cui sono stati prelevati 100 campioni di inchiostro inviati poi ai laboratori per la ricerca di sostanze chimiche, quali "ammine aromatiche" e "idrocarburi policiclici aromatici (IPA)".

Dalle analisi sono emerse non conformità per 22 campioni e sono quindi stati emanati dal ministero provvedimenti urgenti rivolti a importatori, distributori e utilizzatori sul divieto di vendita e utilizzo di alcuni prodotti.

Inoltre, sono state contestate 31 infrazioni nei confronti dei responsabili di esercizi commerciali e di centri di tatuaggio dovute a mancanze autorizzative dei locali o degli attestati di formazione degli operatori, carenze igieniche e strutturali delle aree adibite all’applicazione del tatuaggio, detenzione di prodotti privi di etichettatura o contenenti sostanze e inchiostri non idonei e privi delle necessarie garanzie di sicurezza.

(Unioneonline/s.s.)
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