Nuovo capitolo del caso riguardante l'omicidio di Isabella Noventa, la segretaria 55enne di Albignasego scomparsa nella notte tra il 15 ed il 16 gennaio 2016, dopo un incontro col fidanzato Freddy Sorgato nella sua villa di Noventa Padovana.

Oggi è ripreso il processo, con il rito abbreviato, con la seconda parte della requisitoria del pm Giorgio Falcone: la richiesta delle pene per gli imputati Freddy Sorgato, Debora Sorgato e Manuela Cacco - che devono rispondere di omicidio premeditato e della sottrazione e soppressione del cadavere (il corpo non è mai stato trovato) - forse non arriverà a conclusione di questa lunga giornata ma potrebbe essere rinviata al prossimo giovedì, 18 maggio.

Si parla della richiesta di tre ergastoli con il dubbio per la tabaccaia veneziana, Manuela Cacco, il cui ruolo aveuto nella tragica vicenda potrebbe portare a una richiesta inferiore.

Oggi i tre imputati, presenti in aula, hanno ascoltato impassibili la lettura delle oltre 300 pagine di requisitoria del pm Falcone, secondo cui il movente è da relazionare alla gelosia e all'odio di Debora e Manuela nei confronti di Isabella, da cui Freddy non riusciva a stare lontano.

IL MEMORIALE DI FREDDY - Ma nel procedimento a carico dei tre è arrivato l'altro ieri un colpo di scena, con Freddy Sorgato che ha presentato un memoriale durante la prima udienza del processo.

"Andavamo d'accordo, fino a quando non è emerso un lato di lei nascosto, una gelosia che aveva controllato fino ad allora", ha detto Sorgato nel memoriale. "Poi sono iniziati i battibecchi, il nostro rapporto si è interrotto da ottobre 2014 a luglio 2015. Quando ci siamo rivisti lei era cambiata. Era più disinibita e libertina". E poi: "Abbiamo avuto una serie di incontri senza impegno", ma la notte in cui Isabella è stata uccisa, dice ancora Freddy, "sono andato a prenderla per una cena. Siamo poi andati a casa mia e abbiamo iniziato i nostri giochi erotici. Poco dopo lei si è sentita male e non dava più segni di vita. Ho avuto paura e l'ho avvolta in un telo. Poi l'ho gettata in acqua. Il mio affetto per Isa era puro, non le avrei mai fatto del male".

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