"Isabella? È stata massacrata a colpi di mazzetta, nella cucina della villetta di Freddy", a Noventa Padovana.

Così è stata uccisa, presa a martellate. E a colpirla senza pietà al capo "non è stato lui, bensì Debora, sua sorella".

C'è forse una svolta nelle indagini sulla sorte di Isabella Noventa, la segretaria 55enne di Albignasego scomparsa lo scorso 15 gennaio dopo una serata trascorsa col suo ex, Freddy Sorgato, camionista e ballerino 45enne.

A indicare la nuova pista agli inquirenti è Manuela Cacco, la tabaccaia amica dei Sorgato, in carcere anche lei con l'accusa di aver preso parte alla mattanza.

È lei, giudicata dagli investigatori "l'anello debole del diabolico trio", la prima a rivelare particolari e retroscena della sera della scomparsa della donna, a puntare il dito contro i fratelli Sorgato.

Che, sentiti ieri durante nuovi interrogatori nei rispettivi carceri - lui a Padova, lei a Verona - di fronte alle nuove accuse non hanno battuto ciglio e si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

Ma Manuela insiste e le sue rivelazioni, fatte già un paio di settimane fa ma emerse ora, sono in queste ore oggetto di verifica da parte degli investigatori.

La Cacco ha rivelato loro di essere arrivata quella sera di metà gennaio nella villetta di Freddy e di aver trovato, con lui, la sorella Debora.

"Quando sono entrata", ha detto, "tutto era già a posto, tutto era già stato ripulito".

Isabella e Freddy erano rientrati in casa intorno alle 23.10, dopo aver passato la serata in pizzeria. Lei avrebbe fatto in tempo, prima di essere aggredita, a togliersi il piumino bianco. Lo stesso che Manuela indosserà per la messinscena a favore di telecamere nel centro di Padova, uno stratagemma per far credere a un allontanamento volontario di Isabella.

Ma, precisa Manuela, lei in quella casa non ha visto nulla, non ha visto Debora uccidere la segretaria di Albignasego a colpi di mazzetta: a dirglielo sono i due fratelli Sorgato.

E un'altra cosa non sa Manuela, non sa dire nulla su dove possa essere finito il corpo, dove possa trovarsi.

Gli inquirenti intanto, in quella cucina maledetta, hanno trovato possibili tracce di sangue e sono in attesa degli ultimi riscontri di laboratorio per accertarsi che proprio di sangue si tratti.

Se fosse così, si cercherebbe di capire a chi appartiene; e nel caso fosse di Isabella, le accuse della Cacco troverebbero un primo, importante riscontro.

"NON CONFERMO SMENTISCO" - Così risponde oggi l'avvocato Alessandro Menegazzo, difensore di Manuela Cacco. "Ammesso che la notizia sia vera - spiega, parlando delle accuse verso Debora Sorgato - non sono stato certo io divulgarla: avrei commesso una grave violazione della segretezza delle indagini, segretezza che io non ho certo la volontà di violare confermando o smentendo quando apparso sui giornali".

"ECCO DOV'È IL CORPO DI ISABELLA" - Il legale della famiglia Noventa, Gian Mario Balduin, si è presentato ieri in questura per consegnare una lettera anonima che gli è stata recapitata, spedita il giorno prima da Padova. Conterrebbe precise indicazioni sul luogo dove potrebbe trovarsi il cadavere di Isabella Noventa. "La polizia l'ha ritenuta di interesse e sta indagando. Spero possa portare a una svolta nelle indagini".
© Riproduzione riservata