Lesioni e rifiuto di atti d’ufficio. Sono le accuse di cui dovrà rispondere una pediatra di Trento, rinviata a giudizio con l’accusa di essersi rifiutata di visitare M.M., il bimbo che dal 2017 è in stato vegetativo a causa della malattia Seu (Sindrome emolitico-uremica) contratta dopo aver assaggiato un pezzo di formaggio prodotto con latte crudo.

Secondo la pm di Trento Maria Colpani la donna, quando il piccolo iniziò a stare male e venne condotto in ospedale non lo visitò nonostante la richiesta di un collega. Questo provocò un ritardo nella diagnosi della malattia – che comporta la formazione di piccoli coaguli che bloccano l'apporto di sangue agli organi vitali – che poi lo ha portato allo stato vegetativo. Di qui la richiesta di processo, accolta dal gup Enrico Borrelli, con prima udienza fissata il 24 aprile.

Per la triste vicenda di M.M. sono già stati condannati al pagamento di una multa l’ex presidente di un caseificio e un casaro, che erano accusati di lesioni gravissime. 

(Unioneonline/l.f.)

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