Oggetti scaraventati a terra e il disprezzo per i beni della scuola, immagini di distruzione che lasciano un senso di impotenza. È così che balordi hanno saccheggiato la sala mensa del plesso scolastico dell’Istituto superiore Liceo “Mario Paglietti” di Porto Torres.

Hanno scassinato quattro distributori di alimenti e bevande, danneggiato una fotocopiatrice e altri materiali buttati sul pavimento. Armati di una barra di ferro si sono accaniti contro le plafoniere, posizionate sulla volta, senza risparmiarne neppure una. Il raid è stato scoperto nei giorni scorsi, durante il periodo festivo di chiusura dell’Istituto scolastico.

Le indagini dei carabinieri della compagnia di Porto Torres sono state eseguite nel massimo riserbo.

Ad accorgersi del grave atto vandalico una collaboratrice scolastica che, passando per un controllo della scuola, si è accorta che una finestra era stata manomessa e che qualcuno aveva fatto irruzione nei locali dell’Istituto. Davanti agli occhi una scena di devastazione. L’aula mensa messa a soqquadro.

I teppisti hanno distrutto le macchinette degli alimenti e portato via ogni cosa. Un dispositivo è stato buttato a terra, le vetrine ridotte in frantumi.

I carabinieri di Porto Torres, intervenuti con la squadra specializzata sulle investigazioni scientifiche, hanno effettuato un sopralluogo eseguendo i rilievi e rilevando possibili tracce che possano aiutare ad individuare i responsabili.

Nei locali della sala mensa di via Bernini non vi sono sistemi di videosorveglianza, le telecamere sono posizionate all'esterno.

Rabbia e delusione per la dirigenza scolastica. «Siamo amareggiati per quanto successo, - è il commento di Daniele Taras, dirigente scolastico del Paglietti - un triste episodio con danno al nostro patrimonio che ci preoccupa in particolar modo. Sebbene la scuola sia presidio di legalità, spesso si subiscono incursioni vandaliche per il semplice scopo di creare disordine e questo ci mortifica nonostante il nostro impegno nelle attività didattiche e nei percorsi finalizzati ad arginare la dispersione scolastica». 

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