Servono «interventi strutturali e non episodici per garantire ogni tipo di tutela a chi opera e vive nel mondo della scuola».

Dopo il caso di Porto Torres, dove un professore è stato aggredito da uno studente che gli ha schiacciato le dita della mano nella porta fino a procuragli lesioni al terzo e al quarto dito, la garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza, Carla Puligheddu, richiama l'attenzione della neo presidente della Sardegna, Alessandra Todde, sulla situazione delle scuole in Sardegna. «Il grave episodio avvenuto nell'istituto nautico di Porto Torres è l'ennesimo campanello d'allarme, purtroppo ancora sottovalutato, della fragilità di un sistema scolastico privo di strumenti efficaci a prevenire e cogliere i segnali di disagio degli adolescenti», sottolinea la garante, per la quale i rimedi coercitivi, l'inasprimento delle sanzioni e i voti in condotta non possono considerarsi strumenti validi.

«Spesso invoco investimenti strutturali a favore dell'educazione da parte dello Stato e della Regione. Tuttavia, ancora non vedo azioni efficaci. Il tema dell'assistenza e del supporto psicologico in ambito scolastico, per esempio, già dal 2016 ad oggi è stato oggetto di diversi interventi. Mai si è giunti però ad un disegno legislativo coerente ed efficace». Quindi il messaggio di massima solidarietà al professore di Porto Torres ferito: «Nonostante la prognosi iniziale sia di dieci giorni il docente di 66 anni non avrà, verosimilmente, la possibilità di curare le ferite più dolorose che si porterà dentro ben oltre la conclusione della propria carriera scolastica».

(Unioneonline/D)

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