«Un grave atto vandalico malgrado l’impegno profuso dall’istituzione scolastica con attività di integrazione e di inclusività. Un episodio che fa riflettere».

Amaro il commento di Alessandro Pinna, docente della scuola media Brunelleschi, il plesso dell’Istituto Comprensivo 1 di Porto Torres preso di mira da alcuni ragazzi che, venerdi mattina, intorno alle 9, hanno vandalizzato la palestra dell’edificio scolastico dopo aver danneggiato anche un’auto.

Sarebbero coinvolti un gruppo di giovani studenti dell’Istituto superiore Paglietti, in fermento in occasione della Liberatio Scholarum, la "liberazione" degli studenti di scuole medie e superiori da parte delle matricole universitarie. Hanno danneggiato arredi, sedie e il campo di gioco.

«Dall’esterno hanno lanciato un grosso masso che ha ridotto in frantumi il vetro superiore della palestra. Le sedie sono state sparpagliate per terra, hanno lanciato attrezzature di atletica e una transenna sugli spalti. Non contenti hanno proseguito nella loro azione vandalica, svuotando due scattole di gesseti con cui hanno tracciato il pavimento», ha raccontato Sara Carta, docente di spagnolo e referente di plesso.

«È cominciato tutto poco prima delle 9, quando era in corso la lezione della prima ora. Dalle finestre del sottopiano mi sono accorta che arrivavano alcuni giovani che battevano calci e pugni sugli infissi, poi mentre salivo al piano superiore un gruppo più numeroso è entrato dal cortile principale. Si sono dispersi nel perimetro del cortile e gli abbiamo persi di vista. Sono riusciti ad entrare nella palestra. Uno dei collaboratori ha sentito delle urla provenire proprio dalla struttura sportiva, ragazzi che non ha riconosciuto fra i nostri alunni. Quindi ho chiamato i carabinieri».

I militari sono accorsi sul posto immediatamente. I locali interni e il piazzale esterno della scuola Brunelleschi sono molto sorvegliati dalle telecamere, posizionate ovunque.

Le immagini dell’impianto di videosorveglianza sono al vaglio dei carabinieri della compagnia di Porto Torres che avrebbero già identificato alcuni giovani. Non si esclude che alcuni facinorosi esterni si siano aggregati agli studenti.

Prima dell’incursione a scuola, la banda di balordi aveva spaccato i vetri del lunotto posteriore dell’auto di un docente del liceo scientifico, Flavio Piras. Era parcheggiata in piazza Walter Frau, davanti al comando della Polizia locale. Anche in quell’area è attivo l’impianto di videosorveglianza.

«Sono deluso, non certo dal danno subito alla vettura, – commenta l'insegnante di Filosofia, Flavio Piras. «La cosa che invece mi ha scosso di più è il significato sociale che scaturisce da un gesto considerato nel suo contesto e sto facendo riferimento alla notizia poi appresa circa i danneggiamenti alla scuola media da parte di alcuni scalmanati. C'è un problema generazionale di fronte al quale tutti ci dobbiamo sentire coinvolti e mobilitati, dalle famiglie alla scuola passando per la politica e per la rete delle associazioni territoriali. Occorre agire e farlo presto per contrastare tutti insieme il degrado sociale che sta compromettendo il futuro dei nostri ragazzi».

Il dirigente scolastico dell’Istituto Paglietti, Daniele Taras, aggiunge: «Dobbiamo avere certezza di quali siano gli autori di questo grave episodio prima di fare le nostre considerazioni e azioni. Una volta individuati i responsabili dobbiamo capire quali interventi e provvedimenti da prendere per far comprendere che questi atti incivili minano il futuro di questi ragazzi. Se i giovani sono cittadini di domani, la società si costruisce attraverso buoni propositi e buone azioni». 

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