Tornei di poker texano, classificato come gioco d’azzardo, nella sala giochi allestita al piano interrato di uno dei principali centri commerciali di Senorbì.

Il locale in pochi mesi è diventato un punto di ritrovo, soprattutto nel fine settimana, per un elevato numero di giocatori provenienti da tutta la Sardegna. Che lo affollavano non solo per le slot machine e l’area bar ma soprattutto per i tornei di poker ampiamente pubblicizzati sui canali social dove venivano promesse cospicue vincite in denaro, anche di migliaia di euro. Un movimento che ha attirato l’attenzione anche dei Carabinieri della Stazione di Senorbì, che, ritenendo che nel locale si potesse giocare anche d’azzardo, hanno deciso di andare a controllare.

E infatti, durante uno dei tornei programmati sui social, i militari dell’Arma, insieme agli ispettori dell’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane, si sono presentati nel locale, trovando 19 giocatori, di cui alcuni provenienti da fuori provincia, e quattro “mazzieri”, uno per ogni tavolo, nel bel mezzo di un torneo di Poker Texas Hold’em, i cui risultati, in tempo reale, erano proiettati su un monitor in bella vista.

Le regole del torneo rientravano perfettamente nella modalità del gioco d’azzardo, prevedendo per ogni giocatore sia l’obbligo di versare una quota d’ingresso, sia la possibilità di ulteriori versamenti per il “re-entry”, ossia per rientrare in gioco.

Al termine degli accertamenti, considerato che il Poker Texano è attività inserita nella tabella dei giochi proibiti del Questore della Provincia di Cagliari, i Carabinieri di Senorbì hanno, tra l’altro, segnalato il locale all’Autorità di Pubblica Sicurezza che si è immediatamente attivata.

Il Questore di Cagliari ha quindi disposto la sospensione dell’attività e ordinato, a decorrere da oggi, la chiusura del locale per 15 giorni.

(Unioneonline/D)

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