La rabbia esplode anche fra gli agricoltori della Trexenta, da tempo impegnati nella protesta con i trattori e che anche oggi hanno partecipato in massa alla marcia verso l'aeroporto e poi a Cagliari.

Almeno venti i trattori, arrivati da Guamaggiore, Guasila, Mandas e altri centri della zona.

«La situazione – hanno detto Nicolò Pusceddu e Tonio Vargiu, agricoltori di Guamaggiore - si è fatta ormai drammatica. Il settore è in ginocchio con i costi alle stelle, con i nostri prodotti che vengono pagati sempre meno e che poi te li ritrovi sul mercato a prezzi moltiplicati: chiediamo solo quanto ci spetta di diritto, vogliamo essere rispettati per il nostro ruolo, il nostro impegno quotidiano, per le nostre famiglie e per le comunità intere. Abbiamo aderito alla protesta con i trattori sin dal primo giorno: ci saremo sino a quando sarà necessario, sino a quando verranno riconosciuti i nostri diritti e sino a quando l' Europa ci metterà nelle condizioni di lavorare con la certezza di un futuro». 

«L'agricoltura – dice Nello Cappai, sindaco di Guamaggiore - fa parte della nostra storia. Chiediamo soltanto il rilancio concreto del comparto, assicurando a chi lavora la terra, i loro diritti. Niente di più. Bruxelles deve ascoltare i nostri agricoltori, mettendoli nella condizione di lavorare e produrre con la certezza di poter dare un futuro concreto ai loro figli».

Raffaele Serreli

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