«C’è tanto bisogno di organi e di tessuti perché sono tanti i pazienti in lista d’attesa»; a dirlo e ricordarlo è stata ieri ad Arzachena Fabienne Fonnesu, coordinatrice per i trapianti dell’Asl in Gallura. «Ogni cittadino dovrebbe prendere una decisione in merito durante la propria vita». La dottoressa si è rivolta soprattutto ai giovani che ha invitato ad affrontare, con la propria famiglia, la questione della donazione, «per arrivare a una scelta dalla quale possono essere salvate delle vite».

L’argomento donazione organi è stato il tema affrontato ieri, 15 aprile, all’Auditorium comunale dove l’AIDO ha festeggiato i quarant’anni di vita con un convegno aperto da Gerardo De Luca, presidente della sezione di Olbia, e coordinato dal dottor Franco Pala, presidente dell’associazione Medici Cattolici della Diocesi di Tempio-Ampurias, che ha parlato del prelievo degli organi, modalità e tempistica, e che ha visto l’intervento della citata Fabienne Fonnesu, di Hamadi Maala/oui, iman della comunità musulmana di Olbia e a don Santino Cimino, responsabile per la pastorale sanitaria della Diocesi di Tempio-Ampurias. Questi ultimi due hanno affrontato il discorso dal punto di vista delle loro rispettive religioni, che guardano con favore alle donazioni di organi. Ed in effetti il convegno era stato organizzato proprio per i giovani, in particolare di quelli delle scuole superiori di Arzachena e Palau (ci sono gli interventi dei due dirigenti scolastici) con l’obiettivo di sensibilizzarli alla importante e delicata questione.

Dal convegno sono partiti tutta una serie di messaggi indirizzati al giovane uditorio presente, un certo quantitativo di semi, nell’augurio che qualcuno di essi possa germogliare. Dialogando alla fine con gli studenti, alcuni dei quali hanno espresso la volontà di diventare donatori, il presidente AIDO, De Luca, ha iniziato con loro un discorso nell’auspicio di poter aprire una sezione dell’associazione ad Arzachena e una Palau.

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