«Una situazione disastrosa», così la definiscono i responsabili del gruppo di volontari, ‘Un arcipelago senza plastica’, che ieri, con il Comune di La Maddalena, l’Ente Parco Nazionale e la Guardia Costiera (che è intervenuta anche con i sub di Cagliari), hanno organizzato la 13ª edizione dell’operazione ambientale ‘Arcipelago No Limits’.

Otto tonnellate di rifiuti sono state recuperate nei fondali del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena. Interessati dalle operazioni i fondali dell’isola di Spargi, quelli di Maddalena e di Caprera. Sono stati recuperati e poi avviati alla discarica comunale, da parte della società in house Maddalena Ambiente, oltre un centinaio di copertoni, 3 tra imbarcazioni in resina e gommoni, 7 motori fuoribordo, carrelli della spesa, catene, batterie, ferro, vetro, lattine, plastica ecc.

«Singolare il ritrovamento nelle acque antistanti la banchina dell’ex Ospedale militare», scrivono gli organizzatori, dove sono stati recuperati «diversi computer portatili, stampanti e varie accessori. Anche al passo della Moneta (tra Maddalena e Caprera), con i palloni è stata portata a riva una vasca da bagno con all’interno del cemento».

Le operazioni si sono svolte con la collaborazione della Compagnia Barracellare e della Protezione civile locali e sotto la vigilanza delle motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza. Importanti sono stati gli interventi di alcune ditte private e diving, che hanno messo a disposizione i loro mezzi. Ma l’operatività dei volontari di “Un arcipelago senza plastica” e delle istituzioni non si ferma qui; infatti c’è in programma una nuova operazione di pulizia, calendarizzata per il prossimo il 18 maggio.

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