I signori del vento (e del sole) all'assalto del Sarcidano. Un assalto che, almeno per quanto riguarda l'impianto solare, ha subìto un temporaneo stop da parte della Soprintendenza speciale per il piano di ripresa e resilienza. È, invece, cominciato il conto alla rovescia per i i due parchi eolici: tutti i soggetti interessati (dai Comuni alle soprintendenze locali passando per i comitati e le associazioni ambientaliste) avranno un mese di tempo per presentare le loro osservazioni rispetto alla richiesta di Via (Valutazione di impatto ambientale).

I PROGETTI – La prima scadenza, il 10 marzo, riguarda il progetto presentato da Rwe Renewables Italia srl: con il progetto "Lobadas", la società romana vorrebbe installare dodici pale da 7,2 megawatt ciascuna nei Comuni di Mandas, Escolca, Serri e Isili. Tre giorni più tardi, invece, scade il termine per le osservazioni al progetto presentato da Sardeolica srl: la società appartenente al gruppo Saras punta, invece, a piazzare sette turbine alte 119 metri al mozzo da 7,2 megawatt ciascuna a Isili mentre le opere di connessione riguardano i Comuni di Nurallao,Nuragus e Genoni.

Già arrivata, invece,  una bocciatura dalla Soprintendenza su tre lotti, i più urbanizzati, relativi all'impianto fotovoltaico di Sardinian Solar Energy Isili srl.

NEL NUORESE – Intanto è arrivato ieri, da un consiglio comunale congiunto aperto al pubblico, il no unanime al parco eolico Nuoro-Orgosolo-Oliena. A sostegno i sindaci di Dorgali, Orani, Sarule, Oniferi, Mamoiada, Fonni, Urzulei, Olzai, Ottana. «Non siamo contro l'energia rinnovabile – spiegano – ma contro queste modalità di colonialismo spalleggiato da chi è sopra di noi. Dovremmo essere noi a produrre e vendere fuori, senza essere sfruttati». 

Ulteriori dettagli negli articoli di Marcello Cocco e Giovanna Pittalis ne L’Unione Sarda in edicola e nell’edizione digitale

© Riproduzione riservata