Potrebbero arrivare presto delle novità per la scuola di via Stoccolma a Cagliari, dichiarata inagibile e i cui alunni hanno come prospettiva quella di iniziare le lezioni all’interno di una tenda. L’amministrazione comunale ripropone l'utilizzo della scuola Italo Stagno e il servizio di scuolabus per garantire la continuità didattica.

La Direzione generale della Protezione civile regionale ha inviato al Comune una comunicazione ufficiale relativa ai lavori di consolidamento strutturale pianificati per la Primaria di via Stoccolma e l'inevitabile necessità di interrompere l'attività didattica. Corredata da una dettagliata relazione, la nota precisa che per allestire 10 aule temporanee nel campo sportivo adiacente alla scuola occorrerà un periodo approssimativo di 6 giorni lavorativi.

Possibilità che era stata considerata come risposta a una situazione d'urgenza, «in quanto i lavori previsti – precisa il Comune - richiedono l'adozione di misure straordinarie per garantire la sicurezza degli studenti e del personale scolastico durante l'esecuzione dei lavori».

L’Amministrazione ha informato la dirigente scolastica alla quale è stata riproposta la possibilità di utilizzare la scuola Italo Stagno di via Is Mirrionis davanti alla rotonda, all'incrocio con via Campania e via Cadello, come alternativa temporanea per ospitare gli alunni e le attività didattiche. Soluzione che prevede anche il servizio di scuolabus per i trasferimenti da e per la scuola di via Stoccolma, garantendo così che gli studenti possano continuare a frequentare la scuola in modo regolare.

«Tutte queste misure – aggiunge il Comune di Cagliari - sono state adottate con l'obiettivo di minimizzare l'impatto dei lavori di consolidamento strutturale sulla formazione degli studenti e sul funzionamento della scuola. Gli organi collegiali scolastici potranno valutare attentamente questa situazione e adottare le misure che riterranno più idonee per garantire che gli studenti ricevano un'educazione di alta qualità, anche durante questo periodo di cambiamenti temporanei».

(Unioneonline/s.s.)

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