Brucia la Sardegna, da nord a sud. Gli incendi oggi – più di 40 - non hanno risparmiato l’Isola e numerose sono state le emergenze. Tra queste quella scattata nel pomeriggio tra Posada e Siniscola, dove sono stati evacuati alcuni edifici e circa 600 persone: le fiamme, sospinte dal vento, hanno ridotto in cenere ampie zone. In azione le squadre di spegnimento sia da terra che per via aerea (sette i mezzi operativi, arrivati anche dalla penisola).

Alcune strade sono state chiuse, come la 131 Dcn nel tratto fra Siniscola e Olbia.

Questa mattina i Canadair sono intervenuti a Costa Rei: molti i bagnanti che sono fuggiti dalle spiagge. I testimoni raccontano di essere stati circondati da un incendio e di essere stati evacuati sulla spiaggia mentre il fuoco minacciava un villaggio turistico e distruggeva alcune auto. Anziani e bambini sono stati portati via in gommone.

E poi altri interventi a Molentargius, a Quartello (Quartu Sant’Elena), a San Sperate.

Gravissimi i danni nella zona di Feraxi: 4 aziende agricole sono state devastate, distrutte le riserve di foraggio accumulate. Fiamme sugli agrumeti e su una fattoria modello, meta ogni anno delle gite di numerose scolaresche. Il rogo ha minacciato alcune strutture ricettive ed è stato necessario evacuare gli agriturismo. «Non ci sono certezze assolute ma stento a credere che gli incendi siano stati provocati da autocombustione - ha spiegato il sindaco di Muravera, Salvatore Piu - Una cosa è sicura: i danni sono gravissimi per il nostro territorio, una ferita che non sarà facile sanare. Proclameremo lo stato di calamità ma non ci fermeremo qui: il Comune presenterà un esposto alla Procura della Repubblica contro ignoti. I responsabili di questa nefandezza devono essere puniti severamente».

A San Giovanni Suergiu è stato evacuato un ristorante.

Ancora: fiamme in Ogliastra, in particolare a Girasole, e ieri sera era scattato l’allarme a Gairo, come a San Priamo, nel Sarrabus.

A Sadali un volontario è stato colto da un malore mentre tentava di domare un rogo, anche nella zona del Margine Rosso (Quartu) dove un campeggio è andato distrutto un vigile del fuoco è rimasto ferito a una gamba: è stato soccorso prima dai colleghi, poi affidato al 118.

Uomini e mezzi hanno lavorato tutto il giorno per tentare di bloccare il fronte degli incendi, una corsa contro il tempo per arginare il fuoco. Le immagini sono spaventose e danno l’idea della velocità dei roghi alimentati dal maestrale.

Nel pomeriggio il presidente della Regione Christian Solinas ha chiesto alla Protezione Civile Nazionale il potenziamento della flotta aerea antincendio. Ha anche inoltrato il preallarme per l'attivazione del meccanismo di protezione civile europea.

Il governatore ha espresso dura condanna verso gli autori «di questo nuovo scempio criminale consumato a danno del patrimonio ambientale sardo”, e manifesta «la propria vicinanza alle popolazioni colpite, agli amministratori, a tutti gli uomini e le donne che in queste ore drammatiche si stanno prodigando per fronteggiare l'emergenza». Solinas ha dato mandato al Corpo Forestale Regionale di intensificare le indagini su tutto il territorio per individuare e assicurare alla giustizia i responsabili. 

Mentre il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, su Twitter ha scritto: «Sono 11 gli aerei anti-incendio che stanno sorvolando la Sardegna. Il Governo non lascerà soli i territori colpiti dal fuoco. Sono in contatto con il Capo della Protezione Civile Curcio, stanno compiendo ogni sforzo per mettere in sicurezza i cittadini. Eventuali responsabili saranno puniti». 

(Unioneonline/s.s.)

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