Il mondo del fumetto italiano celebra uno dei suoi mostri (è il caso di dirlo) sacri: Dylan Dog, uno dei personaggi più amati della galassia targata Sergio Bonelli Editore.

Sono passati esattamente 30 anni dall'ottobre 1986, quando l'indagatore dell'incubo sbarcò per la prima volta in edicola.

Titolo dell'albo: "L'alba dei morti viventi".

Da allora l'investigatore creato dalla fantasia di Tiziano Sclavi ha affrontato decine e decine di nemici, zombie, serial killer, vampiri, demoni e chi più ne ha più ne metta, conquistando sempre più lettori.

Un successo che parla anche sardo: tra gli sceneggiatori e i disegnatori dell'amato detective (che ha le fattezze dell'attore Rupert Everett) ci sono infatti anche tre creativi nati nell'Isola.

Ovvero il nuorese Pasquale Ruju, il sassarese Bruno Enna e il cagliaritano Michele Medda.
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