A Torino c'è una sarda emigrata che dà visibilità alla cultura isolana. Raffaella Saba, cagliaritana di nascita, con genitori di Senorbì, ha preso la quarta laurea. Anche questa su uno dei personaggi sardi illustri: “Maria Carta e il folk revival” è il titolo della tesi in Scienze Storiche che le ha fruttato una votazione di 110/110. Relatore il professor Paolo Soddu, correlatore il professor Daniele Pipitone.

L'approfondimento sulla poliedrica artista di Siligo ha talmente interessato la commissione esaminatrice che l'esposizione è durata ben più di mezzora.

«L'idea di dedicare a Maria Carta questo lavoro – spiega Raffaella Saba – nasce da un profondo sentimento di ammirazione e rispetto per una donna che, grazie alle sue grandi qualità canore e al suo immenso amore per l'isola che l'ha cresciuta, è riuscita a portare alto il nome della Sardegna anche oltreoceano».

Raffaella Saba è non solo appassionata di cultura isolana, ma si è laureata in tre università diverse. La prima laurea l'ha presa nell'ateneo della sua città, Cagliari, in Scienze Politiche, con la tesi “Fabrizio De Andrè: la terra e la cultura sarda”. Poi si è trasferita a Palermo e ha preso una laurea anche nell'Università siciliana, in lettere e Filosofia: “I litofoni tra arcaicismo e modernità”, lavoro sulle pietre sonore di Pinuccio Sciola.

Dal 2019 vive a Torino col marito e il figlio e qui ha preso altre due lauree: prima al CAM (cinema, arti della scena, musica e media) con la tesi “Immaginario sonoro e letterario nei film di Salvatore Mereu” e ora con la tesi sull'artista di Siligo “grazie al prezioso supporto e ai consigli della Fondazione Maria Carta”.

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