Un viaggio di cinque millenni nei tesori di Sardegna, Campania, Calabria, Molise, Marche, Puglia e Basilicata. Sono 400 pezzi provenienti da alcuni dei musei del Sud Italia e del Parco Archeologico di Pompei. Riuniti nel Museo “G. Sanna” di Sassari dal quale parte il viaggio della mostra itinerante “La forma dell’oro. Storie dei gioielli dall’Italia Antica” curata da Massimo Osanna, direttore della Direzione nazionale dei Musei, e Luana Toniolo, che ha appena lasciato la direzione regionale della Sardegna. I due curatori erano presenti questa mattina all'inaugurazione della mostra nel museo diretto da Elisabetta Grassi.

«Questo progetto che ha coinvolto sette direzioni regionali - hanno evidenziato Osanna e Toniolo - consente di mostrare come il Sistema Museale Nazionale può tutelare e valorizzare il nostro patrimonio, che per il 90% è ancora nei depositi. Diversi pezzi di questa mostra sono stati recuperati e restaurati».

Alcuni esempi. Si va dal bracciale ricavato da una conchiglia del Neolitico Medio (4.900-4.400 a.C) rinvenuto nella Grotta Bariles di Ozieri al copricapo con placchette ricavate dalle zanne di cinghiale di Nola, degli inizi del II millennio a.C., dal ritratto femminile in Basanite (I sec. d.C.) del museo calabrese di Vibo Valentia ai reperti del Parco archeologico di Pompei, accostati al calco di fanciulla in vetroresina realizzato quarant’anni fa.

La mostra sarà visitabile fino al mese di dicembre.

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