“Cara Unione,

sono molte le critiche che, come ogni anno, sento levarsi da più parti circa la tradizione che abbiamo importato in Italia di festeggiare Halloween, la ‘notte delle streghe’.

Al di là del significato della festa, in cui non mi addentro e che peraltro ha molte declinazioni nella nostra cultura sarda, mi permetto di sottolineare come l’appuntamento possa essere occasione per rivalutare il concetto di paura, non sempre da intendersi in chiave negativa.

Mi spiego meglio: vestirsi da ciò che fa più paura, come ad Halloween, ci permette di allargare la nostra prospettiva e la nostra idea su ciò che ci spaventa e di considerare, magari, nuovi scenari e nuove possibilità. 

Un modo come un altro, dunque, per esorcizzare le nostre peggiori angosce, e magari capire che a volte anche ciò che più spaventa non è sempre drammatico come lo si dipinge”

A.T. – Cagliari

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