Tra superclassici, bestseller, instant book e libri mordi e fuggi quanta buona letteratura ci siamo persi? Quanti volumi sono nati dal genio e dall’idea di grandi autori e autrici, sono stati magari amorevolmente cresciuti e custoditi per poi essere ingiustamente condannati all’oblio?

Una risposta a questa domanda ce la può dare “Libri sperduti”, una nuova collana della casa editrice Minerva di Bologna che nasce per riscoprire e salvare dall’oblio quei libri sottovalutati, dimenticati, messi da parte, ma necessari. Testi di autori classici noti e meno noti, racconti, romanzi, narrazioni di viaggio, romanzi di formazione, testi autobiografici. Una narrativa su scala internazionale che, a partire dall’Ottocento, ci regala preziosi volumi, degni di essere portati alla conoscenza del lettore italiano e preservati.

A dirigere la collana è Raffaella Cavalieri, studiosa e traduttrice di letteratura di viaggio e turismo culturale. Le chiediamo di raccontarci come è nata l’idea di questa collana:

«L’idea di realizzare la collana Libri Sperduti è nata dall’incontro tra il desiderio dell’editore, Roberto Mugavero, di creare una collana di narrativa, ed il mio di restituire alle lettrici ed ai lettori italiani quei testi dimenticati, lasciati in secondo piano perché soppiantati dal successo di altri. L’idea era di ridar voce agli esclusi».

Quali sono le caratteristiche salienti della collana?

«Lo scopo principale era realizzare qualcosa di nuovo, che abbracciasse l’intera letteratura mondiale, senza limiti né confini. Nuovo, ma che proviene dal passato e mantiene un sapore retrò. Abbiamo dunque pensato a testi pubblicati tra gli anni ‘30 dell’Ottocento e gli anni ’20 del Novecento, in tutte le lingue, di autori noti e meno noti. Saranno riproposte anche prime edizioni di libri noti, ma ormai introvabili oppure edizioni arricchite da materiale inedito. Sapore retrò dicevo, ricercato nei minimi dettagli, dalle copertine di Lucia de Marco all’Avis au lecteur che, come i libri di un tempo, si rivolge direttamente al lettore fornendo gli elementi fondamentali per conoscere l’opera e il suo autore, quei tratti che fanno capire come quel testo che si accingono a leggere sia stato pensato e realizzato».

Libri sperduti, due copertine
Libri sperduti, due copertine
Libri sperduti, due copertine

Come avviene la scelta delle autrici e degli autori da proporre?

«Cerchiamo di offrire prima di tutto proposte variegate in quanto a tematiche, forme letterarie e culture, e mantenendo un equilibrio tra gli autori lasciati in disparte dal mercato editoriale ed i più noti, di cui vengono presentate opere minori, opere inedite in Italia, o anche opere che sono state fornite al lettore italiano in una forma che non rispetta più l’originale. Vogliamo offrire ai lettori l’opera pensata dal suo autore, fargli sentire il sentimento che l’ha generata, fargli toccare con mano il momento in cui è nata».

Tra le prime uscite della collana ci sono due volumi di cui lei ha curato direttamente la traduzione:" Un rapido giro del mondo” di Elizabeth Bisland e “Il giro del mondo in 72 giorni” di Nellie Bly. Si tratta di opere di narrativa di viaggio scritte da due giornaliste americane alla fine dell’Ottocento. Perché la scelta di pubblicare due libri che paiono letteralmente “parlarsi” tra loro?

«Il mio interesse per la narrativa di viaggio mi ha portato a conoscere queste due magnifiche reporter, viaggiatrici, ma prima di tutto donne straordinarie. Pensare che a fine Ottocento, quando ancora il viaggio, e la stessa scrittura, erano prerogativa maschile, due giovani americane si cimentarono in una corsa intorno al mondo con l’intento di battere il record di Phileas Fogg, è qualcosa di affascinante. La narrazione del viaggio svela un mondo di convenzioni, cliché e bon ton, di preparativi, bagagli, incontri, innovazioni tecnologiche e mezzi di trasporto. Nellie Bly fu conosciuta per questa ed altre sue imprese che portarono all’invenzione del giornalismo d’inchiesta. Elizabeth Bisland rimase più nell’ombra ed era del tutto sconosciuta in Italia. Così è nata l’idea di ridar voce ad entrambe, di far raccontare nello stesso momento l’esperienza di quell’impresa compiuta contemporaneamente l’una partendo verso l’Europa, l’altra verso l’Asia. Le stesse copertine sono collegate: affiancandole, si andrà a completare la mappa di sfondo e troveremo poi le due globetrotter che si fronteggiano, rappresentate così come sono descritte, nell’abbigliamento e nei dettagli».

Su cosa punterete per le prossime uscite?

«Per le prossime uscite offriremo al lettore alcuni racconti inediti di Edith Wharton; un romanzo storico di Henri de Montherlant, “La rosa del deserto”; dei bellissimi racconti inediti di Lucy Maud Montgomery e una prima edizione italiana dei Ragazzi della via Pal, di Molnár».

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