«Cara Unione,

ho letto con grande interesse del mirabile progetto di rivalutazione dell'area di via San Paolo a Cagliari, che potrebbe diventare un parco polifunzionale con finalità educative.

Sorprende tuttavia che non vi sia ancora "in cantiere" alcun progetto inerente la valorizzazione della vicinissima area archeologica di Santa Igia, le cui rovine sorgevano tra le vie Po, Brenta e Simeto (zone già conosciute per la notevole densità di testimonianze archeologiche di varie epoche).

Sarebbe auspicabile che si dedicasse – finalmente – attenzione alla capitale del Giudicato di Càlari, che dal 1258 aspetta di essere "riscoperta".

Perlomeno da quando i pisani ne abbatterono le mura, ne distrussero le porte urbiche e ne vendettero gli abitanti come schiavi.

Santa Igia, o la "villa sive civitate" Sanctae Igiae aspettano di risorgere dal fango delle rive lagunari e dall'oblio di secoli.

Magari nell'ambito di un parco archeologico sulle rive della laguna di Santa Gilla, progetto ipotizzato, "sognato" e mai realizzato.

Cordiali saluti».

Alessio Guerriero – Cagliari

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