"Odio essere staccato. È una cosa che non sopporto. Mi dà fastidio".

Fabio Aru si sfoga ai microfoni della "Gazzetta della sport", al termine della 19esima tappa della Vuelta, che il "Cavaliere dei quattro mori" ha concluso ieri con sei minuti di ritardo sul vincitore.

Fino a ora la corsa in territorio spagnolo non è stata fortunata per il ciclista sardo, che mercoledì è caduto battendo la schiena.

Il campione dell'Uae Team Emirates ha avuto anche un attacco di febbre.

“Quando ho sentito i brividi, ho pensato che la Vuelta fosse finita per me. Però non volevo mollare, voglio portare avanti questo percorso perché c’è anche questo obiettivo grande che è il Mondiale.

Oggi Aru è impegnato nella tappa di montagna da Escaldes-Engordany a La Gallina e l'atleta di Villacidro spera di essere protagonista: "Ho tanta grinta, anche ora che le cose non vanno. Bisogna tenere duro. Bisogna soffrire".

(Unioneonline/F)

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