Tour sotto accusa per la caduta di Vincenzo Nibali, che ha posto fine alla sua corsa francese nella quale era anche in corsa per il successo.

Mancano quattro chilometri di salita per arrivare al traguardo più prestigioso, quello dell'Alpe d'Huez: lo Squalo è in lotta con i big per aggiudicarsi la tappa e guadagnare preziosi secondi in chiave maglia gialla, quando l'immagine stacca un attimo e quando ritorna sui big si vede Nibali a terra.

Lui si rialza, recupera e arriva ad appena 13 secondi dai big. Poi, dopo i controlli antidoping, l'amara sorpresa: frattura composta alla decima vertebra toracica e ritiro per il ciclista siciliano.

"Mi si sono bloccate davanti due moto della Gendarmerie e mi hanno fatto cadere", racconta lo Squalo. Ma a vedere bene il video girato da uno spettatore pare che la dinamica sia un'altra: ci sono le moto, è vero, ma la caduta pare sia provocata dalla cinghia della macchina fotografica di uno spettatore che si incastra nel manubrio della bici di Nibali.

La cinghia della fotocamera che di lì a poco farà cadere lo Squalo
La cinghia della fotocamera che di lì a poco farà cadere lo Squalo
La cinghia della fotocamera che di lì a poco farà cadere lo Squalo

In un punto clou della corsa, in piena salita e a una manciata di chilometri dall'arrivo. Un punto in cui il regolamento prevede transenne invalicabili e gendarmi a loro protezione, si vedono comunque i tifosi invadere la strada e lanciare fumogeni che compromettono di molto anche la visibilità.

Per questo anche l'organizzazione del Tour de France è finita sotto accusa, anche se lo Squalo ha reagito da gran signore, affermando che sono cose che capitano.

(Unioneonline/L)

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