Qui a Sassari ha giocato tre stagioni indimenticabili, per quello che ha fatto sul parquet (anche una Coppa Italia vinta nel 2014) e fuori dal campo. Qui sono nati due figli. Per questo quando Drake Diener ha annunciato nel maggio scorso il suo ritiro, i tifosi della Dinamo lo hanno sommerso di affetto.

ManDrake ha accettato l'offerta di allenare la Marian University, che si trova a Fond du Lac, la città dove sono nati lui e il cugino Travis. Oggi Drake Diener ha voluto salutare l'Italia, ricordando le squadre dove ha giocato con una simpatica foto dove i due figli fanno da indossatori, e con parole che confermano la statura morale di un grande uomo prima ancora di un grande giocatore.

"Sono passate quasi 5 settimane dopo la mia ultima partita. Ho cercato di trovare le parole per ringraziare le persone e un luogo che hanno reso la mia vita speciale per oltre un decennio. Onestamente, è un compito impossibile. Sono stato incredibilmente fortunato. Non c'è modo di esprimere completamente la mia gratitudine. La mia carriera avrebbe potuto portarmi in un milione di direzioni diverse. Sono grato che mi abbia tenuto in Italia per 11 stagioni. Sono fortunato ad aver giocato in Sardegna e Sicilia, e nel Sud, Centro, e Nord Italia. Ad ogni fermata ho avuto esperienze fenomenali e ho incontrato grandi amici. Ad ogni fermata la mia famiglia e io siamo stati trattati incredibilmente bene. Ad ogni fermata abbiamo sentito lo spirito e la generosità di un Paese che credo sia il posto più' bello del mondo".

E ancora: "Ho giocato con tanti grandi compagni di squadra e per grandi allenatori. Sono grato di aver giocato in molte squadre che hanno avuto successo oltre le aspettative perché avevamo persone di qualità. Non solo mi hanno aiutato a diventare il miglior giocatore che potevo essere, ma hanno reso l'intera esperienza piacevole. Sono stato fortunato ad avere persone così grandi nella mia vita. Sono pronto per ritirarmi. Sono entusiasta per la mia nuova opportunità. Sono entusiasta di tornare a casa, più vicino alla mia famiglia. Non mi mancherà giocare. Non ho giocato per attirare l'attenzione, ho giocato per fare bene il mio lavoro e aiutare la mia squadra. Sono pronto per un altro lavoro. Ma è sicuramente anche un momento triste. Mi mancheranno i miei compagni di squadra. Mi mancheranno le partite vincenti con persone fantastiche. Mi mancherà rompere le pa.. ai fisioterapisti e ai team manager. Mi mancherà essere parte della Serie A e analizzare le squadre. Mi mancheranno le palestre piene. Più di tutto, mi mancherà l'Italia. È un luogo e uno stile di vita che ho imparato ad amare. Sarò per sempre influenzato dai miei anni in Italia. Mi sentirò sempre connesso all'Italia, che avrà sempre il mio amore. I ricordi di ciò che abbiamo fatto dureranno per sempre".

I tifosi sardi lo aspettano, magari il presidente Sardara lo convocherà il prossimo anno nelle Dinamo Legends che disputano ogni anno una gara contro vecchie glorie di importanti club europei.
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